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Guerra aperta contro chi aggredisce gli operatori sanitari

SANITA' - L'assessore regionale Saltamartini: «La Regione Marche e le Ast si costituiranno parte civile contro i colpevoli»
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«La Regione Marche, le cinque Aziende Sanitarie Territoriali, l’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche e l’Inrca, si costituiranno parte civile nei procedimenti penali per violenza, minacce e atteggiamenti vessatori nei confronti del personale della sanità».

 

L’assessore alla Sanità Saltamartini

 

Lo annuncia il vice presidente della Giunta e assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini, intervenendo sul tema della violenza nei confronti di medici, infermieri e degli altri operatori sanitari.

 

Saltamartini, nei giorni scorsi a seguito degli ultimi episodi avvenuti a Macerata, aveva dato disposizioni alle Ast marchigiane di adottare tutte le misure di sicurezza utili a prevenire e scongiurare nuove aggressioni, tramite il potenziamento degli impianti di videosorveglianza, di monitoraggio e di allertamento delle forze dell’ordine.

 

Il vice presidente era intervenuto anche chiedendo alla Prefettura di Macerata di rafforzare i servizi di vigilanza da parte delle forze dell’ordine, come chiesto dal personale sanitario degli ospedali in cui si sono verificati episodi. «Condanniamo con fermezza ogni forma di violenza nei confronti del personale sanitario e lavoriamo per fare in modo che i luoghi di cura siano sicuri, sia per il personale che vi opera che per i pazienti che vi accedono. Per questo ci costituiremo parte civile per chiedere il risarcimento dei danni non patrimoniali e anche di immagine del Sistema Sanitario Regionale», conclude.

 

Per il reggente Fp Cisl Marche della Cisl Marche Luca Talevi, il persistere anche nelle Marche di aggressioni a personale medico, infermieristico ed oos, impone soluzioni condivise e capillari all’interno di ogni Azienda del SSR al fine di far operare in sicurezza i professionisti della salute.

 

«Necessita l’apertura urgente di un tavolo regionale tra sindacati, assessore alla Salute, dirigenti Dipartimento Salute Marche per avere contezza in ogni realtà del servizio sanitario della drammaticità del fenomeno, che coinvolge non solo i Pronto Soccorso, per trovare soluzioni condivise atte a fornire risposte efficaci e capillari a chi opera quotidianamente in prima linea per assistere alle necessità sanitarie primarie dei cittadini», spiega.

 

Per la Cisl Fp ogni soluzione ipotizzata da sindacati ed ordini professionali in questi giorni (maggiore cultura sul tema, vigilanza H24, sportelli ecc.. ) devono essere affrontate in una ottica omogenea tale da avere linee comuni valide in ogni realtà del SSR .

 

«Un tema di questa rilevanza deve vedere la Regione protagonista di azioni concrete da portare quanto prima alla attenzione dei sindacati, che da tempo ascoltano le sempre maggiori segnalazioni dei lavoratori – afferma Talevi -. Si è purtroppo passati dal periodo in cui i professionisti della salute venivano considerati “eroi” ad un periodo in cui accadono episodi vergognosi da parte di chi “sfoga” sul lavoratore inefficienze del sistema».

 

Per la Cisl Fp Marche l’apertura di un tavolo regionale sulla sicurezza operatori sanitari è la risposta migliore per condividere azioni di prevenzione a tutela dei lavoratori.


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