facebook rss

Per l’Ascoli nessun gol dai subentrati: per la rincorsa ai playoff serve un contributo maggiore dai cambi

CALCIO - Giorni di riposo in casa Picchio in vista di un gennaio intenso a livello di campo e calciomercato. Di Carlo nel post Spal: «Dobbiamo fare meglio con i cambi». Solo bianconeri e Sestri Levante non hanno visto reti dalle sostituzioni
...

Domenico Di Carlo prima della sfida contro la Spal (foto Ascoli Calcio)

 

di Salvatore Mastropietro

 

Sono giorni di riposo in casa Ascoli, che dopo una prima metà di campionato molto intensa può tirare un po’ il fiato e cercare di recuperare le pile in vista di un mese di gennaio di grande importanza, sia a livello calcio giocato sia per quanto riguarda il calciomercato.

 

Tra i vari passaggi sul tema calciomercato della conferenza stampa post Ascoli-Spal di mister Domenico Di Carlo (il principale riguarda Francesco Forte e Marcos Curado, definiti dal tecnico come i primi due rinforzi della sessione di riparazione, chiudendo – come già fatto dal patron Massimo Pulcinelli e dal direttore sportivo Emanuele Righi – ad una cessione dello “Squalo”) ce n’è stato uno relativo alla necessità di migliorare il rendimento delle sostituzioni a partita in corso: «Dobbiamo essere più bravi nei cambi, dove bisogna fare qualcosa in più», ha dichiarato.

 

Una necessità, quella sottolineata dall’allenatore, suffragata anche dai dati. L’Ascoli, insieme al Sestri Levante, è l’unica squadra a non aver segnato neanche un gol con i giocatori subentrati, nonostante le 98 sostituzioni effettuate dai tecnici Carrera, Ledesma e Di Carlo nel corso della stagione. Per un organico costruito con tanti elementi offensivi, soprattutto esterni, chiamati ad aumentare il ritmo offensivo a partita in corso – da Marsura a Silipo, passando per Tirelli, D’Uffizi e Achik – questo è un aspetto sicuramente da migliorare.

 

Nella speciale graduatoria, a guidare sono Ternana e Pescara, rispettivamente con 9 e 8 reti arrivate da giocatori subentrati, le attuali prime in classifica del girone B assieme alla Virtus Entella, a testimonianza del fatto che, nell’era delle cinque sostituzioni, avere rose lunghe e complete ha un’importanza fondamentale nell’economia di un campionato, a maggior ragione se – come da obiettivi societari – l’Ascoli si ritroverà a giocare gli “infiniti” playoff di Serie C.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X