facebook rss

Ascoli, con la Cremonese un punto
di ripartenza. Nel finale si rivede Perez
I tifosi a Bellini: «Porta rispetto»

SERIE B - Contro i grigiorossi finisce 0-0 e si torna a respirare dopo quattro sconfitte consecutive. Quindici minuti di contestazione, poi i tifosi si schierano al fianco della squadra. Cori contro l'amministratore Cardinaletti e uno striscione rivolto a Bellini
...

Uno degli ironici striscioni esposti dai tifosi in curva sud (Fotoservizio Perozzi)

 

di Bruno Ferretti

Un punto di ripartenza? Un punto di speranza? Un punto è poca cosa? Comunque sia, il punto consente all’Ascoli di compiere un passetto avanti e agganciare il Cesena che lunedì 27 in posticipo ospiterà il Brescia. Il pareggio senza gol con la Cremonese serve, in ogni caso, a spezzare la serie delle sconfitte (erano 4 consecutive) e a riportare un po’ di fiducia nell’ambiente dopo una settimana davvero terribile: le dimissioni di Maresca, le dichiarazioni  di Bellini dal Canada che mette in vendita la società, il corteo di protesta dei tifosi: insomma massima tensione. Ma il Picchio, nonostante l’emergenza causata dall’assenza di diversi titolari, se la cava piuttosto bene costringendo la Cremonese (sicuramente più attrezzata) alla divisione della posta.

Fulvio Fiorin si sgola in panchina

Fiorin, confermato in panchina  (ora da solo) come previsto cambia il modulo tattico passando dal 4-3-3 di Maresca ad un più prudente 5-3-2 che in fase di possesso si trasforma in 3-5-2. Sugli esterni giocano Mogos e Cinaglia che sono due difensori ma, per emergenza, possono giocare sulla linea mediana e spingere un po’. Cosa che fanno con una certa continuità, soprattutto nel primo tempo. In difesa rientrano Mengoni e Padella al fianco di Gigliotti. Mengoni gioca in mezzo e spesso ricorda il “libero” vecchia maniera. In cabina di regia si rivede Buzzegoli affiancato da Carpani e Bianchi che ci mettono l’anima. L’Ascoli argina bene il gioco degli avversari che faticano a costruire il loro gioco. Accanto all’unica punta di ruolo rimasta, ovvero, Santini, gioca più avanzato Lores Varela. Nella Cremonese ci sono tre ex in campo (Pesce, Almici, Canini) e due in panchina (Perrulli e l’allenatore Tesser). Le due punte sono Mokulu e Brighenti, alle loro spalle agisce Piccolo, mentre al centrocampo operano Pesce, Arini e Croce.

Come annunciato nel primo quarto d‘ora i tifosi della curva sud fanno sciopero. Il silenzio è interrotto da qualche coro di protesta tipo “Questa società non ci merita”. Trascorsi 15 minuti, comincia anche la partita dei tifosi che sostengono la squadra con il consueto calore. Forse anche di più, vista la delicata situazione. Nel primo tempo poche le conclusioni in porta e le emozioni. Lanni blocca un colpo di testa di Piccolo, sul fronte opposto un tiro di Bianchi sorvola la traversa e prima del riposo ancora Lanni in evidenza quando intercetta in tuffo la conclusione di Mokulu. Più vivace la ripresa ma il livello tecnico della partita resta modesto. In curva sud appare uno striscione dove è scritto “I tifosi non ti hanno chiesto niente, solo rispetto per Ascoli e la sua gente” accompagnato dal coro “Bellini porta rispetto”.

Cinaglia mentre incalza l’ex Almici

Bellini si trova in Canada e non può sentire ma sicuramente gli verrà riferito. La partita scivola via con una serie di capovolgimenti di fronte che, però, non producono frutti. Né da una parte, né dall’altra. Al 37’ entra Perez (applauditissimo) al posto di Santini: per l’ex esiliato è l’esordio stagionale. Quando avrà recuperato la migliore condizione atletica potrà dare il suo contributo. Nel finale l’Ascoli corre un paio di grossi rischi. Paratona di Lanni sul colpo di testa di Mokulu (27’) : il cross è di Cavion, subentrato a Pesce. Infine, nel quarto dei cinque minuti di recupero, la Cremonese sfiora il colpaccio con un tiro di Brighenti  provvidenzialmente deviato in angolo con il piede da un difensore bianconero. La partita si chiude con l’esposizione di un altro striscione dedicato a Bellini: “Hai venduto Orsolini e Favilli per pagare incapaci e lecchini”. Bella la rima, condivisibile il contenuto.

ASCOLI (5-3-2): Lanni; Mogos, Padella, Mengoni (23’st De Santis), Gigliotti, Cinaglia; Bianchi (29’st Parlati), Buzzegoli, Carpani; Varela, Santini (37’st Perez). A disposizione: Venditi, Ragni, De Feo, Castellano, Florio, Pinto, Clemenza, Baldini. Allenatore: Fiorin.

CREMONESE (4-3-1-2): Uykani; Almici, Canini, Claiton (8’st Garcia Tena), Renzetti; Arini, Pesce (24’st Cavion), Croce; Piccolo (35’st Castrovilli); Mokulu, Brighenti. A disposizione: Ravaglia, Procopio, Salviato, Marconi, Scappini, Perrulli, Scarsella, Macek, Cinelli. Allenatore: Tesser.

Arbitro: Di Paolo di Avezzano (assistenti Pagnotta e Rossi, 4° ufficiale Andreini).

Note: spettatori paganti 1.473 incasso 9.848 euro; più 3.551 abbonati (quota 25.289 euro). Ammoniti: Santini, Bianchi e Mogos (A); Almici, Garcia Tena e Arini (C) tutti per gioco falloso, Carpani (A) per simulazione di fallo. Angoli 6-3 per la Cremonese. Recupero: 3’+5’.

Perez contrastato dal difensore Garcia Tena: siamo negli ultimi minuti del match

I giocatori dell’Ascoli sotto la curva a fine gara

De Santis contrasta duramente l’attaccante Mokulu

Il collaboratore tecnico Salvatore Pollino dà indicazioni al difensore Andrea Mengoni

 

 

 

 

 

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X