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Guadalupi: «Non dimenticherò mai i bei momenti che sto trascorrendo a San Benedetto»

SERIE D - Il centrocampista rossoblù, giunto a cinque reti in campionato dopo la doppietta di domenica scorsa contro l'Atletico Ascoli, spazia dal campionato alla sua carriera, da Eusepi a Palladini, da Massi al calciomercato, dalla tifoseria alle avversarie
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La Samb festeggia la vittoria contro l’Atletico Ascoli, Guadalupi in alto a sinistra

La Samb si prepara per la trasferta di Recanati, seconda partita del girone di ritorno, e la mente torna al 6 maggio 2013 quando mister Ottavio Palladini ottenne la sua prima promozione in Serie C (all’epoca C2) al termine di un campionato emozionante dove la sua formazione fu quasi sempre al secondo posto, dietro al San Cesareo, superato solo nelle ultime due partite. La Samb vinse con un gol su rigore di Pazzi a tempo scaduto, ne scaturirono molte polemiche che poi l’incredibile epilogo estivo (mancata iscrizione in C) fecero passare in secondo piano.

 

Oggi la situazione societaria è ben diversa: la famiglia Massi, supportata alla grande dal pubblico e dagli sponsor, gestisce con oculatezza le finanze societarie mentre nel 2013, come ha ricordato Palladini la scorsa settimana, si giocò senza prendere stipendio per sei mesi.

 

Così, mentre i 507 biglietti messi a disposizione della tifoseria rossoblù sono presto finiti nel primo giorno di prevendita, a San Benedetto si coccola un giocatore fondamentale come Luca Guadalupi, autore di una doppietta contro l’Atletico Ascoli (e per il centrocampista brindisino sono già cinque le marcature). Per Guadalupi è un momento d’oro anche perché da due mesi è nata proprio a San Benedetto sua figlia.

 

«Tutto sta andando bene, sono felicissimo di questo, il mio compito è solo di quello di dare il mio contributo alla Samb, per raggiungere gli obiettivi prefissati. Ho iniziato la mia avventura a San Benedetto dopo una chiamata del direttore sportivo De Angelis, eravamo verso la fine della scorsa stagione, in prossimità della finale play off con il Nardò, e ci siamo accordati in dieci minuti perché per me indossare questa maglia è un onore» ha affermato a “Ritmo di Samb“, la trasmissione di Vera Tv nella quale è stato ospite martedì sera.

 

«Siamo consapevoli che stiamo facendo un ottimo campionato ma ad oggi sappiamo che non serve guardare la classifica perché mancano ancora tante partite – ha continuato – poi più in là vedremo. Il ferro va battuto quando è caldo. Le inseguitrici sono tutte ottime squadre ma dobbiamo guardare a casa nostra a prescindere se dobbiamo giocare in casa o fuori casa, dobbiamo imporre sempre il nostro tipo di calcio».

 

«La tifoseria rossoblù dà un mix di emozioni: carica ed è motivo di orgoglio e spinge a dare quel qualcosa in più che magari in quel momento non si ha. Noi cerchiamo di farlo, io non posso che ringraziare i sambenedettesi perché la partita si vive dal lunedì alla domenica, sono quelle situazioni belle che ti fanno sentire bene. Dopo il gol di domenica scorsa l’adrenalina mi è salita a mille, fosse stato per me sarei salito fino sopra. Sono attimi che sicuramente non dimenticherò mai» ha dichiarato.

 

Molti si chiedono come mai un calciatore del suo livello sia in Serie D: «Ho giocato in Serie C da giovane, a Taranto e Martina, poi ho avuto anche dei problemi fisici con la rottura dei legamenti crociati, a 18 e due anni fa a Nardò, sono momenti difficili che sono riuscito a superare».

 

Parole al miele per capitan Eusepi e mister Palladini: «Eusepi è un trascinatore e un esempio, a partire dagli allenamenti. Mentre il mister è un grande motivatore, riesce a garantire a tutti la loro importanza, sia a chi sta giocando di più sia chi gioca di meno». E anche sul ruolo della società rossoblù, forte dei recenti rinnovi al 2027 per il direttore De Angelis, il portiere Orsini e l’attaccante Lonardo, Guadalupi precisa: «Ci fanno sentire sereni, anche le voci di calciomercato non ci infastidiscono perché nessuno vuole lasciare questa Samb, è un ambiente importante che ci aiuta a dare il meglio». Così come la preparazione atletica con Guadalupi che conferma: «La scorsa estate è stata una preparazione veramente dura che ci ha dato però il fondo atletico utile per tutta la stagione».

 

«A Civitanova ho giocato come trequartista, è stata una partita strana per via del campo di gioco pesante, ma a me piace giocare anche in quel ruolo. Il prolungamento del mio contratto? Non è un problema, ho un contratto a fine anno, poi si vedrà». E in molti firmerebbero per un Guadalupi a vita.


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