La riunione di oggi, in Prefettura, con al centro gli episodi di violenza che si sono verificati a San Benedetto, è stata presieduta dal prefetto di Ascoli Sante Copponi, ed hanno preso parte il questore Simonelli, il comandante provinciale dei carabinieri, ed il vice comandante provinciale della Guardia di Finanza. Presente anche il sindaco di San Benedetto Antonio Spazzafumo che ha espresso viva preoccupazione della cittadinanza per i due gravi episodi chiedendo una maggiore presenza delle forze dell’ordine per una più incisiva attività di controllo del territorio (leggi qui).
I DATI – «Per una valutazione complessiva della situazione dell’ordine e della sicurezza pubblica nel comune rivierasco – sottolinea la Prefettura in una nota fornendo i dati – il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica ha preso atto che i dati relativi all’andamento dei fenomeni criminosi più gravi sono positivi».
Nel raffronto 2023 e 2024, risultano in calo i furti (- 6,59%), le rapine (- 35%), le ricettazioni (- 8,33%), le estorsioni (- 53%), le truffe e frodi informatiche (- 6,80%). In lieve aumento i reati di spaccio di stupefacenti (+ 3,85%). L’attività di controllo delle Forze dell’Ordine nel 2024 ha portato all’adozione da parte del Questore di 37 divieti di accesso alle aree urbane (Dacur), sui 60 adottati nell’intero territorio provinciale.
GLI ULTIMI FATTI – «In relazione all’episodio di aggressione avvenuto nella notte di Capodanno – si legge ancora dalla Prefettura – saranno svolti tutti i controlli necessari a verificare l’entità del fenomeno; se cioè trattasi di un episodio occasionale o siamo in presenza di gruppi di giovani, organizzati e dediti a tenere condotte violente, a commettere atti di vandalismo. Per quanto poi concerne l’episodio che ha coinvolto i cittadini extracomunitari, è stato chiarito che l’azione è consistita in un’aggressione fisica, senza accoltellamento».
MISURE PER LA PREVENZIONE ED IL CONTRASTO – «A conclusione di una attenta disamina della situazione – recita ancora la nota del prefetto Copponi – si è convenuto di rafforzare e tenere alta l’attenzione per una efficace attività di prevenzione e contrasto dei fenomeni criminosi sul territorio.
A tale scopo, su proposta del prefetto si è concordato sulla necessità di implementare rapidamente il collegamento tra gli apparati di video sorveglianza dislocati nel territorio comunale e le sale operative delle forze dell’ordine, per potenziare il sistema di intervento sul territorio, di potenziare il raccordo, a livello locale, tra forze dell’ordine e polizia locale, per l’attuazione di controlli rafforzati del territorio, in relazione alla presenza di eventi di particolare rilievo e durante i fine settimana.
Attuare tutte le iniziative necessarie per aumentare la presenza del servizio di prevenzione anticrimine nel territorio provinciale ed in particolare nel comune rivierasco. Aumentare i controlli delle aree maggiormente degradate dove è più elevata la possibilità che possano essere poste in essere condotte illecite in materia di spaccio di sostanze stupefacenti.
Dare impulso all’attuazione di progetti di educazione alla legalità, inclusione sociale e sostegno delle fasce più vulnerabili della comunità, riducendo marginalizzazione e diseguaglianze, terreni fertili per comportamenti antisociali».
Il prefetto ha assicurato, infine, il sindaco che tutte le problematiche presenti nel territorio dalle quali sia possibile desumere la necessità di un rafforzamento dell’organico del Commissariato di San Benedetto del Tronto, sono state illustrate al Ministero dell’Interno.
LA REGIONE INVITATA AL PROSSIMO INCONTRO – Infine, il Prefetto ha informato che il 21 gennaio si terrà una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, «con la presenza del comune capoluogo e quelli della fascia costiera per fare il punto della situazione sulla realizzazione degli interventi, per il rafforzamento dei presidi di prevenzione e contrasto dei fenomeni criminosi, alla quale è stata invitata a partecipare la Regione Marche nell’ambito delle politiche integrate di sicurezza, che prevedono il concorso della Regione nell’attuazione di interventi necessari per innalzare il livello di sicurezza nei territori».
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