di Flippo Ferretti
Archiviate le festività natalizie, in città si inizia a respirare aria di Carnevale. Un assaggio dell’atmosfera carnascialesca si avrà da venerdì prossimo, con il programma dei festeggiamenti in onore di Sant’Antonio Abate, protettore degli animali, la cui ricorrenza cade proprio il 17 gennaio, giorno che segna tradizionalmente l’apertura ufficiale del periodo in maschera. Questa data dedicata al Santo giungerà alla popolazione dopo il triduo di preparazione con catechesi che il 14, il 15 e il 16 gennaio ha in serbo la parrocchia di San Giacomo della Marca. Sarà una festa ricchissima di momenti civili e religiosi.
IL PROGRAMMA – Oltre alla celebrazione delle Sante Messe, che dalle ore 8 alle ore 11 si terranno ogni ora, la data del 17 gennaio proporrà per tutta la giornata la X edizione della Cavalcata di Sant’Antonio e un pomeriggio denso di eventi: alle ore 13 verrà esposta l’immagine del Santo in piazza Arringo; alle ore 15, sempre davanti al Duomo, ci sarà la benedizione degli animali e dei mezzi agricoli da parte del vescovo Gianpiero Palmieri; alle ore 15,30 dal centro si muoverà la processione che raggiungerà la parrocchia di San Giacomo della Marca. Dopo la Santa Messa officiata in chiusura della ricorrenza dal vescovo e dal parroco don Carlo Lupi, la giornata terminerà con la terza edizione della cena di Sant’Antonio.
La giornata del 18 gennaio invece avrà una doppia veste: da una parte di matrice spirituale, con la messa in parrocchia alle ore 18 e 30 a beneficio di tutti i benefattori vivi e defunti e dall’altra un programma totalmente a carattere carnascialesco. Si tratta di un’idea dell’associazione cittadina del Carnevale allo scopo di ospitare il “Centro Coordinamento Maschere Italiane”, nato per valorizzare un tale patrimonio culturale e storico, presente in tutta la Penisola.
Il convengo, denominato “Il Carnevale di Ascoli: tra storicità e tradizione”, vedrà il suo inizio alle ore 9 al Teatro Filarmonici, con l’accoglienza da parte delle autorità cittadine nei confronti delle maschere storiche italiane. In questo ambito iniziale, un vero esperto della materia, Augusto Agostini, presenterà la ricerca sulle origini del carnevale del capoluogo piceno. La mattinata procederà alle ore 11,30 con la sfilata in centro delle più rappresentative maschere storiche nazionali.
Nel pomeriggio, dopo il pranzo consumato al Circolo Cittadino, alle ore 16 è prevista la tappa presso la mostra fotografica dedicata alla storia del carnevale ascolano firmata da Sandro Riga, allestita alla sala Cola d’Amatrice. L’ultimo atto è fissato al Caffè Meletti, scenario della cena e del ballo in maschera, a cui parteciperanno i personaggi nazionali e i mattatori locali coinvolti nell’iniziativa.
Le manifestazioni dedicate a Sant’Antonio vedranno il loro epilogo la mattinata del 19 gennaio al chiostro di San Francesco con la prima edizione della sfilata per cani e dei loro proprietari. C’è da ricordare che nei due pomeriggi del weekend – 18 e 19 gennaio – il cuore della città diventerà sede della dodicesima rassegna de “I Canti della Questua”, kermesse organizzata dall’Arengo e dall’associazione “Il Carnevale di Ascoli” con numerosi gruppi musicali locali e la partecipazione della Banda di Venagrande. In ogni angolo della città si avranno esibizioni folcloristiche ispirate dalla tradizione, allo scopo di rinnovare l’antico rito popolare, ai tempi in cui nelle campagne agli ospiti portatori di musica veniva offerto qualcosa da mangiare e bere.
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