di Luca Capponi
Vederli entrare in azione in pieno giorno dà ancora più fastidio. Tornare dal lavoro e trovare la propria abitazione a soqquadro, privata soprattutto degli oggetti preziosi, valori affettivi più che economici. Accade nel quartiere di Porta Maggiore, nella zona tra via Mari e via Vittorio Emanuele Orlando, dove negli ultimi giorni diversi appartamenti sono stati preda dei ladri. Non luoghi isolati, ma in una zona trafficata e popolosa, case ubicate in condomini e non villette appartate.
Eppure, come al solito, nessuno vede o avverte nulla di inusuale. Prendiamo l’ultimo caso, verificatosi nella mattinata di ieri, venerdì 10 gennaio. L’appartamento svaligiato si trova al secondo piano. I ladri, che evidentemente hanno studiato la situazione ed i movimenti di chi ci vive, sono entrati dal portone (difettoso) e poi sono riusciti ad aprire la porta d’ingresso (blindata) alla casa, prima di mettersi in moto per portare via il più possibile. Il tutto tra le 10 e le 18, alla luce del sole, per poi andarsene tranquillamente col bottino fatto di oro e qualche gioiello.
Ora la palla è in mano alle forze dell’ordine, che però come spesso accade trovano poco a cui appigliarsi. Telecamere posizionate nei pressi, testimonianze e qualche movimento strano, si spera utile a trovare i colpevoli. Nel frattempo, però, i beni sottratti prendono vie misteriose, ingoiati da un gorgo invisibile. Difficile, se non impossibile, recuperarli. A ciò si aggiunga la pessima sensazione di essere stati “violati”, di essere alla mercé di chi agisce impunemente. E la paura, soprattutto per le persone più anziane.
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