di Maria Grazia Lappa
La politica scalda i motori, ancora una volta. Al centro della discussione, i servizi erogati dal Comune di Castel di Lama alla frazione di Villa Sant’Antonio di Ascoli. L’accento si è posto allorché il sindaco di Castel di Lama Mauro Bochicchio ha reso noto che il servizio di trasporto scolastico sarà garantito ai nuovi iscritti della scuola dell’infanzia e della scuola primaria per i plessi di Largo Petrarca e Via Adige, ricadenti nel territorio di Castel di Lama, e non per il plesso ascolano come da convenzione con l’Arengo del 2018.
Si è innescato così un duro braccio di ferro tra Ascoli e Castel di Lama, un dibattito che non è nuovo, ricordiamo quando Castel di Lama con atto arbitrario chiuse addirittura il cimitero agli “ascolani” di Villa Sant’Antonio.
Sull’argomento, dopo l’assessore comunale di Ascoli Donatella Ferretti (leggi qui), intervengono i rappresentanti comunali del capoluogo piceno di Fratelli d’Italia, con una nota: «Abbiamo appreso che il Comune di Castel di Lama, con una comunicazione indirizzata ai genitori, ha comunicato alle famiglie che il servizio di trasporto scolastico sarà garantito ai nuovi iscritti della scuola dell’infanzia e della scuola primaria esclusivamente per i plessi di Largo Petrarca e Via Adige, entrambi dell’Isc 1 Castel di Lama, escludendo il plesso di Via Monte Catria, nella frazione di Villa Sant’Antonio di Ascoli. Con tale comunicazione il sindaco Bochicchio disattende la convenzione stipulata nel 2018 con il Comune di Ascoli Piceno riguardante l’organizzazione del trasporto scolastico. Come gruppo consiliare di Fdi abbiamo immediatamente presentato un’interrogazione al sindaco di Ascoli Marco Fioravanti per cercare di fare chiarezza e cautelare le famiglie interessate da questo atto sconsiderato e assolutamente discriminatorio dello sconsiderato sindaco di Castel di Lama».
Il sindaco di Castel di Lama Bochicchio, dal suo canto, non si lascia intimorire.
«Sono tranquillo perché so che sto facendo l’interesse del Comune che rappresento. Per 30 anni Castel di Lama ha fornito i servizi ad Ascoli gratuitamente, solo nel 2018 c’è stata una convenzione, che ci permette di ottenere un rimborso quasi ridicolo. Le cose in questi anni sono cambiate. La denatalità ha fatto sì che la scuola di Villa Sant’Antonio non sia riuscita a formare la prima elementare.
Gli 11 bambini frequentanti l’infanzia di Villa Sant’Antonio si sono divisi: 6 tempo pieno in Via Adige, 3 tempo normale sempre in Via Adige, 2 in altre destinazioni. Questa situazione è stata discussa con il sindaco Fioravanti con una proposta di accorpamento.
Abbiamo solo 55 alunni, è un anno particolare, ma dobbiamo fare i conti da qui agli anni a venire con il processo di decrescita che non lascia ben sperare. Avevo chiesto di specializzare i plessi per tenere attive le scuole: tutta la scuola primaria a Via Adige (Castel di Lama, ndr) e tutta l’infanzia in Via Monte Catria (Ascoli, ndr). Un modo che ci avrebbe permesso di salvare capre e cavoli e di tenere attive tutte le scuole, utilizzando meglio gli spazi a disposizione e soprattutto razionalizzando tutti i servizi collegati alle scuole».
Sindaco, c’è chi dice che siamo di fronte ad una lotta le cui vittime sono i bambini?
«I bambini non decidono a che scuola iscriversi. Lasciamo quindi in pace i bambini ed evitiamo queste barbare strumentalizzazioni. Ribadisco: io sono stato eletto per portare avanti gli interessi della mia comunità. In questo momento storico bisogna avere la lucidità di ammettere che sul territorio ci sono troppe scuole per gli studenti che abbiamo e quindi sarebbe saggio accorpare invece di duplicare, sarebbe saggio collaborare invece di farsi la lotta, soprattutto in un momento storico in cui le risorse scarseggiano per tutti.
Purtroppo questo messaggio non è stato colto dalla giunta di Ascoli, che evidentemente ha reputato più importante difendere il campanile che abbracciare un’idea di sana amministrazione delle risorse pubbliche.
Il messaggio non è stato colto neanche da alcuni politici che gravitano sul nostro territorio, ma oggi pare lavorino per gli interessi di altre municipalità.
La cosa comunque non mi meraviglia visto che si sono candidati in entrambe le città e sono forse andati un po’ in confusione o non hanno ancora scelto da che parte stare. A volte con Castel di Lama a volte con Ascoli, a volte con Forza Italia e poi con Fratelli d’Italia a volte con Italia Viva e poi con il Pd. Mi sarebbe piaciuto che, per una volta, queste persone invece di fare la guerra a me avessero pensato a cosa è veramente più utile al territorio».
Che vuol dire sindaco?
«Voglio dire che se le famiglie interessate, ad esempio, al tempo pieno disperderanno le loro iscrizioni su due plessi nessun plesso avrà i numeri per attivare e confermare il servizio.
Aver deciso di non garantire il trasporto scolastico non è un ricatto, ma la costatazione che continuare a fornire servizi a tutti con questi piccoli numeri non rappresenta più un valore aggiunto, ma una grande debolezza.
La pluralità dell’offerta formativa è un grande valore se hai numeri per attuarla altrimenti è vana. Il diritto allo studio si garantisce mantenendo i servizi sul territorio non rischiando di farli morire. Può Castel di Lama perdere un servizio che coinvolge il 37% degli studenti marchigiani per miopia o il semplice orgoglio campanilistico?»
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