di Filippo Ferretti
Commemorare, celebrare, rammentare l’operato incredibile di Costantino Rozzi, in merito alla data della sua nascita, avvenuta nel gennaio del 1929. I figli dell’indimenticato “Presidentissimo” hanno voluto ripercorrere per una sera la straordinaria vita del loro genitore, mettendo insieme gli elementi principali del suo percorso emotivo e professionale.
Per l’occasione, domenica 12 gennaio, piazza Roma è stata trasformata in piccolo museo a cielo aperto, dove poter ripercorrere, mostrare, raccontare le tappe determinanti del percorso del glorioso dirigente sportivo, imprenditore e mecenate, scomparso trent’ anni fa.
«Abbiamo voluto che oggi ci fossero anche le persone con cui papà lavorava, per un incontro di festa, quella in onore del suo compleanno», hanno detto i figli Fabrizio, Anna Maria e Alessandra a proposito di questo appuntamento dedicato al dirigente storico dell’Ascoli Calcio, caratterizzato da alcune maxi foto in grado di mostrare momenti indimenticabili del loro amatissimo genitore. Un evento suggellato anche dalla presenza di tre sue leggendarie autovetture: la “Giulietta” con cui mosse i primi passi della sua carriera, la Fiat 1100 risalente all’inizio del matrimonio e la leggendaria Bmw, grazie alla quale raggiunse i cantieri di tutta Italia.
«Siamo nate e cresciute tenendo in mente la generosità, l’operosità e la grande sincerità che contraddistinsero sempre nostro nonno», hanno aggiunto le nipoti presenti alla manifestazione a proposito dell’ eredità umana lasciata da Costantino Rozzi a tutti i familiari.
Anche le immagini esposte hanno fissato alcuni dei periodi salienti dell’esistenza del celebre ascolano: quella che lo ritrae da ragazzo con il nonno materno, poi la foto che lo vede con la sua famiglia e, infine, quando fu nominato “Cavaliere del Lavoro” nel 1974. Una festa culminata con il brindisi tributato a colui che attraverso i trionfi della squadra bianconera fece conoscere la città all’Italia intera; un omaggio che era iniziato presso lo stadio di Ascoli lo scorso 20 dicembre con un video realizzato dalla nipote Valentina, abile dee jay.
I figli, affiancati dai nipoti Giorgio Bruni, Lucia e Francesca Rozzi e dal genero Piergiorgio Togni, nell’occasione hanno voluto alzare i calici con tutti i presenti alla memoria del loro amatissimo congiunto, utilizzando il marchio appartenente alla storica cantina “Villa Pigna”, attraverso un vino spumantizzato chiamato “Pignarello” con cui, 50 anni fa, Costantino Rozzi aveva già anticipato le caratteristiche di una tipologia che oggi furoreggia nei momenti benaugurali. Confermando ancora una volta di essere stato, sempre e in ogni settore, un assoluto precursore.
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