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Sant’Antonio Abate, festa parrocchiale entrata nella tradizione cittadina

ASCOLI - Fulcro delle iniziative religiose è la chiesa di San Giacomo della Marca, dove è custodita la statua del Santo che, domani 17 gennaio, sarà al centro della benedizione degli animali davanti al Duomo. Di seguito la processione fino a Porta Cappuccina e la mesa celebrata dall'arcivescovo emerito Piero Coccia
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Le foto della festa di Sant’Antonio Abate dello scorso anno

 

Una festa parrocchiale entrata a pieno titolo nella tradizione cittadina, unendo momenti di preghiera con quelli conviviali legati anche all’apertura del Carnevale ascolano: è la ricorrenza di Sant’Antonio Abate, la cui statua per un giorno – il 17 gennaio – esce dalla chiesa di San Giacomo della Marca, a Porta Cappuccina ad Ascoli, dove è custodita tutto il resto dell’anno.

 

E’ proprio la parrocchia di San Giacomo della Marca il fulcro delle celebrazioni religiose (dopo il triduo di preparazione dal 14 al 16 gennaio), che culminano sul sagrato del Duomo alle ore 15 del 17 gennaio, con la benedizione degli animali, quest’anno officiata dall’arcivescovo emerito Piero Coccia, poi la processione fino alla chiesa di San Giacomo della Marca, guidata dal parroco don Carlo Lupi, e la messa.

La giornata del 18 gennaio invece avrà una doppia veste: da una parte di matrice spirituale, con la messa in parrocchia alle ore 18 e 30 a beneficio di tutti i benefattori vivi e defunti

 

Le manifestazioni dedicate a Sant’Antonio vedranno il loro epilogo la mattinata del 19 gennaio al chiostro di San Francesco con la prima edizione della sfilata per cani e dei loro proprietari.

 

 


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