«La trasparenza della pubblica amministrazione deve essere reale e non solamente sbandierata»: questo il commento di Maurizio Pelosi, segretario territoriale del Nursind di Ascoli, di fronte alla recente sentenza del Consiglio di Stato al quale si erano rivolti circa 80 dipendenti dell’Ast picena e che ha dato loro ragione.
«Avevano semplicemente chiesto all’amministrazione – spiega Pelosi – di venire a conoscenza della propria scheda individuale, al fine di verificare la correttezza del punteggio attribuito utile per la Progressione economica orizzontale, riservata ad un numero limitato di dipendenti.
La richiesta era stata effettuata, in ossequio alla normativa, ma l’Ast di Ascoli Piceno aveva fornito informazioni generiche ed inutili alla comprensione di quanto da essa stessa deliberato».
Già il Tar aveva ordinato all’Ast di fornire ai dipendenti i documenti richiesti, sentenza che però era stata impugnata ma ora ribadita dal Consiglio di Stato.
«La sentenza – continua Pelosi – ha una importanza fondamentale per il Nursind in quanto segna un vero e proprio spartiacque tra la modalità operative adottate sino ad oggi e come si dovrà operare per il futuro. A questo punto occorre però occorre porsi altre domande.
Questi punteggi come sono stati effettivamente attribuiti? In base a quali criteri?
Il ricorso è stato presentato da circa 80 dipendenti (tramite l’avvocato del Nursind Domenico De Angelis, ndr) ma riguarda tutti i 1.800 dipendenti dell’Ast di Ascoli.
Perché il solo il Nursind ha richiesto trasparenza su questo delicatissimo argomento? Il solo ricorso al Consiglio di Stato è costato circa 10.000 euro a cui vanno sommati i 2.000 di condanna e alle altre innumerevoli spese legali già sostenute. Il tutto a carico dei contribuenti.
Non sarebbe stato più opportuno ottemperare a quanto sentenziato già dal Tar?»
IL PRECEDENTE – La battaglia dei dipendenti Ast sull’argomento è iniziata a maggio 2023, quando circa 200 lavoratori tra cui infermieri, oss, tecnici ed ausiliari, affiancati dal Nursind, aveva avanzato richiesta di accesso agli atti per ottenere informazioni chiare e trasparenti in merito all’assegnazione delle Peo 2021.
Le Peo sono le “ex fasce” con cui i lavoratori, nel corso della carriera, possono avere avanzamenti legati a titoli o anni di servizio. Pesano per circa 60 euro lorde al mese, non molto, ma che si trascinano, proseguendo, fino alla pensione. Ecco il motivo per cui c’è molto interesse da parte dei dipendenti affinché gli “scatti” siano ben calcolati.
A seguito di risposte ritenute insoddisfacenti per verificare l’accuratezza della valutazione, in 105 si erano rivolti al Tar che aveva sentenziato a favore dei lavoratori.
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