di Peppe Ercoli
Un peschereccio è affondato la scorsa notte all’ingresso del porto di San Benedetto, senza causare feriti. I tre membri dell’equipaggio, tra cui il comandante, sono stati prontamente soccorsi da un’altra imbarcazione che si trovava nelle vicinanze e stanno tutti bene.
L’incidente è avvenuto intorno alla mezzanotte, orario in cui i pescherecci riprendono il mare dopo la pausa del fine settimana. Secondo quanto riferito dalla comandante della Capitaneria di Porto, Alessandra Di Maglio, il peschereccio è finito sugli scogli del molo sud, dove si trova ora completamente sommerso in un’area di basso fondale.
L’imbarcazione, lunga 18 metri, era in uscita dal porto per riprendere l’attività di pesca quando, per cause ancora in fase di accertamento, ha iniziato ad imbarcare acqua per andarsi ad adagiare su un fondale di circa 3 metri in prossimità del molo sud.
Grazie all’intervento tempestivo di un altro peschereccio, l’equipaggio è stato tratto in salvo. Solo il comandante, caduto in acqua, ha avuto bisogno di un recupero diretto. Nessuno ha riportato ferite.
Immediato anche l’intervento del personale della Capitaneria di Porto, con l’impiego di una motovedetta e personale via terra, al fine di
L’autorità marittima ha diffidato l’armatore del motopesca a porre in essere ogni azione finalizzata ad impedire ogni forma di inquinamento causato dall’eventuale fuoriuscita di idrocarburi.
visto che a bordo dell’unità sarebbero presenti circa 3.000 litri di gasolio.
«La nostra motovedetta è rimasta sul posto fino all’alba per monitorare la situazione e accertarsi che non ci fossero pericoli per la navigazione» ha spiegato Di Maglio. «L’area in cui si trova il relitto è molto bassa e non ostruisce l’ingresso al porto. Tuttavia, abbiamo emesso un avviso ai naviganti per segnalare il pericolo alle imbarcazioni in mare».
Le cause dell’incidente sono ancora in corso di accertamento, ma si ipotizza un errore umano. «Se è finito sugli scogli, probabilmente c’è stata una manovra sbagliata» ha dichiarato la comandante. La Capitaneria ha diffidato l’armatore, che dovrà occuparsi del recupero del relitto.
L’autorità marittima ha diffidato l’armatore del motopesca a porre in essere ogni azione finalizzata ad impedire ogni forma di inquinamento causato dall’eventuale fuoriuscita di idrocarburi.
In queste ore, gli uomini e le donne della Guardia Costiera stanno ascoltando tutti i membri dell’equipaggio del peschereccio per ricostruire la dinamica del sinistro.
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