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Natali (Confindustria): «La proposta di attivare corsi di Laurea  in Medicina ad Ascoli ha dimostrato poca attenzione al territorio»

IL PRESIDENTE della sezione Sanità dell'associazione di Fermo: «Non sono stati coinvolti gli altri atenei e neppure la provincia di Fermo che a breve sarà l’unica a poter disporre dell’unico nuovo ospedale delle Marche e che sicuramente potrebbe essere una ottima sede per approfondire il "sapere fare" in campo sanitario»
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«Una nuova università nelle Marche? Utile se dialoga con territorio e atenei presenti». E’ quanto sostiene Maurizio Natali, presidente della sezione Sanità di Confindustria Fermo.

 

«Il sistema imprenditoriale locale ha bisogno di figure pronte e preparate. Per questo è fondamentale parlare di formazione. Non è una questione di settori, perché l’ambito sanitario ha bisogno di figure professionali tanto quanto la manifattura o la meccanica. La formazione ha un ruolo chiave nello sviluppo dell’individuo, ma anche della società, perché cittadini preparati permettono di superare diseguaglianze e di valorizzare i territori.

C’è poi il lato economico, figure formate significano crescita imprenditoriale e di conseguenza migliore qualità di lavoro. Se questo è il quadro, non possiamo dirci contrari all’iniziativa della Link University nelle Marche, considerando che Confindustria stessa è impegnata nell’alta formazione universitaria con un proprio Ateneo che costituisce una eccellenza nel mondo».

 

 

Ci sono però, per Natali, due punti da chiarire, uno di visione e uno di metodo.

«Link University con la sua proposta di attivare corsi di Laurea Magistrali in Medicina e Chirurgia, ad Ascoli Piceno e Fano, in Odontoiatria e Protesi Dentaria a Macerata, ha dimostrato poca attenzione al territorio.

Nelle Marche esistono da centinaia di anni Atenei che hanno contribuito alla crescita culturale sociale ed economica del territorio e pensare di fare una proposta senza un piano condiviso e in sinergia con chi da sempre svolge la formazione universitaria con alcuni settori che costituiscono riferimenti nazionali stride con il ruolo stesso che una Università per definizione è chiamata a svolgere.

È nata così una proposta che non ha coinvolto gli altri atenei e neppure la provincia di Fermo che a breve sarà l’unica a poter disporre dell’unico nuovo Ospedale della regione Marche e che sicuramente potrebbe essere una ottima sede per approfondire il “sapere fare” in campo sanitario. Ci sono quindi punti da chiarire, e spetta alla Regione Marche la decisione, ma non si può trascurare il potenziale che c’è dietro una crescita della formazione».

 


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