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Perizia psichiatrica per Malavolta, accusato dell’omicidio della moglie

ASCOLI - Il giudice Angela Miccoli ha nominato i periti che illustreranno i risultati nell'udienza del 7 maggio prossimo
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di Peppe Ercoli

 

È stata affidata ieri la perizia psichiatrica su Massimo Malavolta, l’uomo accusato di aver ucciso la moglie Emanuela Massicci la notte del 19 dicembre scorso a Ripaberarda. Il giudice Angela Miccoli ha fissato per il 10 febbraio nel carcere di Marino, dove Malavolta è detenuto, il primo incontro con i periti nominati: i medici legali Pietro Alessandrini e Alberto Testa, affiancati dalla psicologa Sara Pezzuolo. La Procura ha designato Adriano Tagliabracci, mentre la difesa ha incaricato la psichiatra Emilia Alfonsi e il medico Claudio Cacaci.

 

 

I periti, entro 90 giorni, dovranno valutare la capacità di intendere e volere di Malavolta al momento del delitto e se sia socialmente pericoloso, indicando eventuali misure di sicurezza. La difesa ha inoltre chiesto l’analisi di capelli per accertare l’uso di cocaina o anfetamine, sostanze che Malavolta aveva assunto la notte del delitto.

 

 

L’obiettivo è dimostrare che il consumo di droga comprometteva la sua lucidità anche in precedenza, per attenuare eventuali accuse di maltrattamenti in famiglia. L’autopsia ha infatti rilevato cicatrici sul corpo della vittima, segni di presunte violenze pregresse. La relazione finale verrà presentata nell’udienza fissata per il 7 maggio.


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