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«Tra i favorevoli all’arretramento anche l’imprenditore Lanfranco Belleggia»

IL COMITATO arretramento A14 e Fs Marche sud: «Secondo Belleggia occorre rendersi conto dei benefici che porterebbe»
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(foto Cristiano Ninonà)

Ferrovia e Autostrada A14. Arretramento sì, arretramento no. Per la prima, ormai si è certi che l’arretramento ci sarà. Per la seconda, il dibattito è in corso, in attesa che, secondo la legge sui Contratti Pubblici, l’ente preposto alla realizzazione si confronti con le comunità locali e presenti i suoi piani. Per cui le diverse posizioni non dovrebbero essere una contrapposizione ma un arricchimento di spunti, idee, proposte.

Favorevole acché venga realizzata una nuova bretella autostradale arretrata nell’entroterra è Lanfranco Beleggia. Il presidente della Bros Manifatture, l’importante azienda che opera da oltre quarant’anni nel settore della gioielleria ed orologeria proprietaria dei marchi Brosway, Rosato, Pianegonda e S’Agapò , non si nasconde che tale proposito possa sembrare un’utopia. Però, dice, occorre rendersi conto dei benefici che porterebbe. E in primo luogo cita la parte retrostante la costa che sale sino alla montagna. «È costellata di borghi medievali, di piccoli paesi che sono gioielli, di teatri-bomboniere, è ricca di arte e di cultura. Non possiamo permettere che questo territorio resti isolato, che si spopoli, sarebbe un danno per tutti e sotto diversi aspetti». Ed aggiunge: «E poi, proprio in questi periodi, la gente di città cerca luoghi di pace, di bellezza, dove viver bene. Oggi si cerca il benessere. La nostra terra lo consente. A questo turismo, che poi non è solo turismo, e che porta anche lavoro alla gente del luogo, dobbiamo dare risposte, anche facilitando le comunicazioni viarie. Non possiamo rimanere tagliati fuori».

La realizzazione della nuova bretella autostradale arretrata darebbe benefici anche alle piccole e medie imprese nostrane. «L’esempio lo cogliamo dall’Emilia Romagna: quante unità produttive sono state realizzate proprio vicino all’autostrada. Questo vorrà pur dire qualcosa. Insegna qualcosa». Beleggia non si nasconde dietro ad un dito riguardo all’impatto ambientale. «È vero che un certo impatto ambientale ci sarà. Ma, lavorando bene, con progetti adeguati che dovrebbero prevedere diversi passaggi interrati, potrebbe essere minimo rispetto ai grandi benefici che arrecherebbe». Infine, l’imprenditore che è venuto da niente e ha saputo costruire un’importante azienda, si pone e pone a tutti una semplice ma importante domanda: «Che vogliamo fare allora dell’entroterra? Vogliamo lasciarlo morire o dobbiamo rilanciarlo?».
E la nuova bretella autostradale arretrata potrebbe già essere una prima efficace risposta.


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