facebook rss

La partita dal divano: l’Ascoli è tutta un’altra cosa

SERIE C - La vittoria interna contro il Carpi ha restituito una squadra più motivata. Con il nuovo mister Cudini non è arrivato l’uomo con la bacchetta magica, tantomeno quello dei miracoli. È cambiata solo la mentalità, e l’innesto di un po’ di “ascolanità” ha fatto tutto il resto
...

 

di Lino Manni 

 

“Signori si cambia”. Già perché l’Ascoli visto contro il Carpi è tutto un’altra cosa rispetto alle versioni precedenti. Non è arrivato l’uomo con la bacchetta magica, l’Harry Potter ascolano, tantomeno quello dei miracoli. È cambiata solo la mentalità, e l’innesto in squadra di un po’ di “ascolanità” ha fatto tutto il resto. Era l’ingrediente mancante alla squadra bianconera: bolliva, bolliva ma non arrivava mai a cottura. A questo punto speriamo che il gas non venga mai a mancare.

L’esultanza di Varone

 

La differenza tra Di Carlo e Cudini ? Semplice. Di Carlo coccia pelata, calvo, a volte troppo complicato; Cudini una folta capigliatura, un figlio degli hippy degli anni ’60, più pratico, perennemente in piedi davanti la panchina e con il cronometro sempre in mano. A tratti mi ha riportato alla mente i tanti allenatori dell’atletica leggera sempre con il cronometro in mano pronti a prendere i tempi dei 100, 200 metri.

 

È apparso subito un venerdì diverso rispetto a quello con la Lucchese. L’Ascoli registra subito il centrocampo con il trio Varone, Bando e Carpani ovvero corsa, tecnica e spinta. Corazza, che deve ancora aggiustare la mira, scalda subito il portiere avversario. Il Carpi è poca cosa e Varone, uno che non si tira mai indietro, caparbiamente la mette dentro di piede dopo un no del portiere su un suo colpo di testa.

 

Poi nella ripresa la supremazia si concretizza con il gol di Carpani. Gianluca, mi permetto di chiamarlo così perché lo conosco dai tempi degli allievi con il Borgo Solestà, corona la bella partita con un gol che mette al sicuro il risultato. O quasi. Tremolada sciupa due ghiotte occasioni prima del rigore, realizzato, dai carpigiani. Un pizzico di “peperoncino” sulla gara prima  del triplice fischio.

 

Speriamo che la partita con il Carpi non sia un fuoco di paglia. Cudini in quattro giorni ha fatto calare i giocatori dal piedistallo, li ha riportati in…C. Non si gioca a San Siro o all’Olimpico; si va a Pineto con spogliatoi vista mare o a Pesaro dove devi attraversare la pista ciclabile. Ci vuole una mentalità da Serie C dove voglia, determinazione e grinta non devono mai mancare. Avanti così.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X