di Pier Paolo Flammini
In questo periodo si sta parlando spesso del nuovo volto che potrebbe avere l’area a nord del porto, al confine con Grottammare. Da una parte la riqualificazione in corso dell’ex stadio Ballarin: al momento l’ex stadio non è ancora fruibile da parte dei cittadini, ma l’Amministrazione Comunale, nelle scorse settimane, ha reso note alcune variazioni, come l’ampliamento dell’area destinabile a museo (clicca qui).
Mentre, meno di dieci giorni fa, è stato ufficializzato il passaggio di proprietà a favore dei fratelli Panichi e di Cinzia Felici delle ex palazzine Santarelli, mai completate e abbandonate, che si trovavano proprio di fronte all’abbattuta Curva Sud dell’ex stadio (clicca qui). L’area recuperata sarà destinata a scopi turistico-direzionali, come da Piano Regolatore.
Anche a fronte di queste novità, si è palesata nei mesi scorsi l’avversione dell’Amministrazione Spazzafumo in merito all’ampliamento della cassa di colmata, che andrebbe ad occupare un’area grande tre volte quella attuale, a nord del molo sud: l’effetto sarebbe quello di chiudere interamente la spiaggia che dà di fronte all’ex Ballarin (clicca qui). Altro elemento di frizione con l’Autorità Portuale è dato dalla volontà della giunta di spostare in area portuale molti locali che al momento sono nel centro cittadino, ipotesi per altro non nuova e di chi si parla da anni.
Progetti, lavori in corso, idee, opposizioni. Grandi manovre, reali o immaginate, possibili o meno, che però si scontrano con un punto che la pioggia tutt’altro che eccezionale caduta: la stazione meteorologica di Ragnola, ad esempio, segnala che tra il 2 e il 3 febbraio sono caduti 5,2 millimetri di acqua, un numero lontanissimo dai circa 110 millimetri caduti in due ore lo scorso 19 agosto.
Eppure, nonostante lo spruzzo d’acqua, l’incrocio proprio a ridosso tra l’ex Ballarin e l’ex Santarelli (e ci si augura, presto, che scompaia l’appellativo “ex”) stamattina appariva nuovamente allagato. Niente di grave, tratto percorribile, ma la riqualificazione in atto della zona a questo punto presenta un elemento fondamentale sul quale intervenire in maniera efficace, considerando che gli investimenti precedenti non hanno avuto effetto.
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