Ieri nell’Aula Magna del Liceo Classico “Stabili” gli alunni delle classi prime e quarte hanno partecipato alla Giornata Mondiale della Lingua e Cultura Ellenica, un evento che a inizio febbraio celebra la cultura greca con iniziative e incontri in scuole di tutto il mondo e quest’anno ha come tema le passioni dei Greci.
Da sinistra: Alberto Di Mattia, Haris Koudounas, Arturo Verna, Donatella Ferretti, Maria Stella Origlia
Il Liceo ascolano ha organizzato le attività in collaborazione con la sede di Ancona dell’Istituto Ellenico della Diplomazia culturale in Italia grazie al contributo della professoressa Maura Pugliese, docente di latino e greco, e del dottor Alberto Di Mattia, membro dell’Istituto Ellenico.
L’incontro è stato articolato in due parti: nella prima, rivolta agli alunni delle classi prime che si affacciano con interesse alla lingua greca e la studiano già da qualche mese, il dottor Di Mattia ha mostrato i dieci principali punti di contatto tra la Grecia e l’Italia, in un excursus storico dalla colonizzazione della Magna Grecia alla moderna Unione Europea; poi il professor Haris Koudounas, Presidente dell’Istituto Ellenico della Diplomazia culturale in Italia, si è soffermato sulle differenze tra la pronuncia del greco antico in italiano e quella in neogreco e su numerose parole che derivano dal greco antico.
Nella seconda parte della mattinata, dedicata agli alunni delle classi quarte che si trovano nel pieno del loro percorso di conoscenza e approfondimento della cultura greca e dei suoi autori, il professor Arturo Verna, Dirigente Scolastico dello “Stabili”, ha analizzato alcuni passaggi del “De anima” di Aristotele sul concetto di passione intesa come alterazione per cui un oggetto colpisce i sensi di un individuo e lo attiva a sentirlo, quindi come esito di un condizionamento esterno, e dell’”Etica Nicomachea” sulla passione come disposizione accompagnata da sentimenti di piacere o di dolore.
È intervenuta poi la professoressa Donatella Ferretti, Assessore all’Istruzione del Comune di Ascoli Piceno, che ha letto e commentato i pensieri “Sull’avvenire delle nostre scuole” in cui un giovane Friedrich Nietzsche, da pochi anni docente di Filologia classica a Basilea, testimonia il valore dell’educazione scolastica come conoscenza disinteressata, non semplicemente volta alla produzione di forza-lavoro a vantaggio della società, ma come profonda passione che unicamente può permettere di accedere al sapere e di arrivare alla vetta del proprio percorso intellettuale.
La parola è passata in seguito al professor Haris Koudounas, che ha scandagliato le molteplici sfaccettature con cui i Greci definiscono le passioni, ta pathe, intese sia come momenti difficili che portano alla sofferenza o alla perdita di sé, sia come momenti di autentico amore, fonte di conoscenza e bellezza, e in sostanza come viaggio dell’anima, percorso iniziatico dallo spirito alla salvezza. Attraverso gli esempi di alcuni importanti personaggi greci, dall’ultimo imperatore bizantino al poeta Giorgios Seferis, il professor Koudounas ha dimostrato come la storia greca sia stata fatta da uomini e donne che hanno sofferto, combattuto e dato la vita ciascuno per la propria passione.
Infine gli alunni delle classi quarte hanno esposto le presentazioni da loro realizzate sul tema di questa giornata: la classe 4^C ha analizzato e letto alcuni passi di autori greci sull’amore come passione intensa e folle; la classe 4^A ha sviluppato un’analisi della figura di Elena come vittima o responsabile dell’amore per Paride, causa della guerra di Troia; la classe 4^B ha trattato il mito di Eco e Narciso dall’antichità fino alle sue moderne implicazioni psicologiche.
Insomma, una mattinata molto intensa e appassionante per valorizzare l’inesauribile profondità della cultura greca che parla a ognuno di noi e ci aiuta a conoscerci davvero.
(spazio promoredazionale)
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