di Filippo Ferretti
Ascoli ha reso il suo omaggio agli esuli italiani di Istria e Dalmazia, ricordando le vittime dell’eccidio delle Foibe. Stamattina i rappresentanti dell’Arengo, in collaborazione con l’Unione degli Istriani, hanno voluto celebrare il “Giorno del Ricordo” attraverso una cerimonia svoltasi a Monticelli, proprio in Largo Martiri delle Foibe.
Affollato l’evento, ogni anno in data 10 febbraio rivolto alla commemorazione nazionale Istituita con la legge 92 del 30 marzo 2004 e numerosi gli interventi. La cerimonia è stata inaugurata dai consiglieri comunali Patrizia Petracci ed Emidio Premici, culminata nelle parole del presidente del Consiglio comunale Alessandro Bono, del prefetto Sante Copponi e del vescovo Gianpiero Palmieri, affiancati da autorità civili e militari, dalla Fanfara dei Bersaglieri di Ascoli e dagli alunni della scuola elementare di Monticelli “Don Giussani”.
Questi ultimi, alunni delle classi seconde A e D dell’istituto, con le loro parole hanno ricordato alcune delle vittime delle foibe, hanno rammentato coloro che sono stati protagonisti dell’ esodo dalle loro terre: istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra.
Subito dopo gli interventi istituzionali è stata deposta una corona di fiori sul monumento commemorativo e, successivamente, sono state inaugurate le “panchine letterarie” intitolate ad Amerigo Vespucci e Norma Cossetto, donate dall’associazione “Nell’Arte”, rappresentata dal presidente Gian Luigi Pepa.
Durante la celebrazione del “Giorno del Ricordo”, a cui hanno preso parte numerose figure amministrative, a partire dal senatore Guido Castelli e diversi rappresentanti delle Forze dell’ordine, erano presenti anche membri della sezione locale di Casapound con uno striscione realizzato per l’occasione e dedicato all’appuntamento celebrativo con le parole : “Foibe, pagine strappate da un libro mai scritto”. Un’ iniziativa che non sarebbe piaciuta agli organizzatori, i quali dopo pochi minuti hanno chiesto agli autori di non esibirla.
«Siamo qui per ricordare e per rinnovare l’importanza di parole quali pace e rispetto», ha detto il presidente del consiglio comunale Alessandro Bono agli intervenuti, ricordando l’esigenza di coltivare la memoria contro ogni forma di totalitarismo, prevaricazione ed ingiustizia.
«Dobbiamo imparare a ad accogliere l’altro, ad essere capaci di voler bene al prossimo», ha concluso il presule, invitando i presidenti a pregare in tale prospettiva, a non dimenticare la tragedia umana delle Foibe e le drammatiche vicende dell’esodo giuliano – dalmata.
Sul tema è intervenuto anche il presidente della Provincia Sergio Loggi. «Occorre coltivare la memoria contro ogni forma di totalitarismo, prevaricazione ed ingiustizia – dice -. Come ha sottolineato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “I tentativi di oblio, di negazione o di minimizzare sono un affronto alle vittime e alle loro famiglie e un danno inestimabile per la coscienza collettiva di un popolo e di una nazione”. Questa ricorrenza ci invita, inoltre, ad un rinnovato slancio per la costruzione di una Unione Europea sempre più coesa come presidio fondamentale di libertà, democrazia e civile convivenza tra i popoli e come antidoto ai nazionalismi e agli egoismi di parte».
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