Il cittadino gambiano di 25 anni, fermato lo scorso 7 febbraio a San Benedetto, è stato ascoltato dal giudice del tribunale di Ascoli, Barbara Caponetti, nel reparto di salute mentale dell’ospedale “Madonna del Soccorso”, dove si trova attualmente detenuto. L’uomo è accusato di lesioni personali aggravate, resistenza a pubblico ufficiale e furto, dopo una serie di episodi di violenza che hanno coinvolto agenti di polizia e personale sanitario.
Al giudice l’uomo ha detto di non ricordare nulla di quanto avvenuto quella notte.
L’episodio più grave riguarda l’aggressione a una poliziotta del commissariato rivierasco, alla quale l’uomo ha morso la mano, causandole l’amputazione della falange del secondo dito della mano destra. Il 25enne, privo di biglietto ferroviario, era stato fermato dalla Polizia Ferroviaria su un treno diretto ad Ascoli e fatto scendere alla stazione di San Benedetto per l’identificazione. Portato in commissariato, ha tentato di fuggire aggredendo gli agenti con pugni e ginocchiate, prima di colpire violentemente la poliziotta.
Trasferito poi al pronto soccorso dell’ospedale Madonna del Soccorso, ha continuato a manifestare comportamenti aggressivi, ferendo un infermiere e cercando nuovamente di colpire gli agenti intervenuti. Per fermarlo, la polizia ha utilizzato il taser. Il suo legale, l’avvocato Emiliano Carnevali, ha riferito che, successivamente all’accaduto, il giovane ha avuto problemi cardiaci, da verificare se legati all’uso del dispositivo elettrico.
Le indagini proseguono per chiarire ogni aspetto della vicenda.
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