Luigi Rapullino
Consiglio comunale Aperto su stradina Brancadoro e ex Ballarin. Qui avevamo espresso la nostra opinione sul tema della strada, lo scorso mese di gennaio.
Area Brancadoro, i cancelli vanno lasciati aperti fino a prova contraria
ORE 9,10 La consigliera del Gruppo Misto Annalisa Marchegiani propone una mozione d’ordine poiché nell’Auditorium Tebaldini in contemporanea è stato fissato un incontro dell’Amministrazione per Piceno Dmo.
Presente tra il pubblico l’Amministratore Delegato di Sideralba Luigi Rapullino.
Consiglio Comunale San Benedetto
ORE 9,15 Il dirigente architetto Giantomassi interviene sulla questione della stradina in Area Brancadoro. Il 17 giugno 2024 la proprietà ha richiesto di una recinzione leggera, chiedendo una Scia, anche se essendo opere leggere non era necessario.
Da una prima ricognizione dell’Ufficio da verifiche catastali ipotecarie non risultarono trascritte servitù pubbliche e di passaggio. A seguito delle richieste del consiglio comunale, tramite la consigliera Barlocci, sono state fatte ulteriori verifiche, tramite Area Patrimonio, Polizia Municipale, Catasto, non è venuto fuori nulla rispetto alla verifica di una delibera del 2004.
Con mail della scorsa settimana il responsabile del procedimento, ingegner Mozzoni, mi ha mandato un estratto della delibera di giunta del 2004 che sostanzialmente va ad approvare un lavoro commissionato all’ingegner Canestrari che riguarda la viabilità del Comune di San Benedetto secondo il codice della strada. Questa delibera contiene degli allegati, archiviati nell’area Lavori Pubblici.
Luigi Rapullino ed Emidio Morganti in consiglio comunale
All’interno ci sono tavole che classificano le strade secondo il codice della strada. Circa 150 tronchi stradali sono stati classificati, tra cui 8 sono strade vicinali di uso pubblico, nella relazione tecnica viene data la definizione esatta: le strade vicinali sono aperte all’uso pubblico anche se non si sa come si sia originato, perché usate pubblicamente da tempo immemorabile; mettono in contatto tra loro strade pubbliche.
La scheda numero 4 approfondisce i dati della strada Brancadoro: uso pubblico, ubicazione interna, non è inclusa nella toponomastica comunale, sono stati eseguiti interventi manutentivi pubblici, ha una funzione di collegamento territoriale ed è ad uso esclusivi dei proprietari.
Abbiamo dunque proceduto all’annullamento in autotutela della Scia. Abbiamo preso atto che la strada non può essere chiusa al pubblico transito, deve essere lasciata aperta. L’autotutela è possibile perché c’è un interesse pubblico.
Successivamente abbiamo informato il sindaco, la giunta e la consigliera Luciana Barlocci.
C’è un contraddittorio da portare avanti nei prossimi 15 giorni, c’è una comunicazione degli avvocati della proprietà, entro 15 giorni dovremo arrivare a una conclusione. Gli avvocati dello studio di Roma hanno fatto richiesta per Rapullino di un accesso agli atti.
Quindi ci sarà il contraddittorio, trascorsi 10 giorni poi dovremo confermare l’annullamento in autotutela della Scia.
Nel frattempo la strada deve essere lasciata aperta.
ORE 9,30 Parla l’ingegner Bellucci sui lavori all’ex Ballarin (dopo una lunga discussione se unire i due punti di discussione o separarli).
Viene mostrato il video sul progetto Ballarin e un video messaggio dell’architetto progettista Guido Canali.
Luciana Barlocci in Consiglio Comunale
ORE 10,05 Interviene Luciana Barlocci. La verità sulla strada è un’altra. Non avevamo neanche bisogno di quella delibera, e lo dico da mesi a questa amministrazione. La delibera aggiunge ma quando ho portato la prima interrogazione ho chiarito quello che dice il Codice Civile, quella strada è sempre stata ad uso pubblico e il Codice dispone chiaramente che le strade utilizzate da una moltitudine di persone sono ad uso pubblico. Non occorre che la servitù sia trascritta, lo sapevano tutti. La verità è che la pubblica Amministrazione doveva non accettare la Scia. Facciamo che qualcuno non si sia accorto, ed è strano, perché la strada è conosciuta da tutti i sambenedettesi e non, io ho portato delle prove carta alla mano. Nel 2000 fu acquistata dalla Sps dalla famiglia Brancadoro e la Sps permise a tutti di continuare a passaggi.
Il Comune avrebbe dovuto a norma di legge avrebbe dovuto di imperio procedere con atti amministrativi, non servivano giudici e tribunali, il Comune doveva fare il suo e non l’ha fatto. Se leggete bene la delibera, il professor Canestrari nel 2004 prende atto di ciò che tutti sapevano, ovvero che è usata da tempo immemorabile. Ma l’Amministrazione non ha voluto ascoltare, anziché perseguire l’interesse pubblico ha perseguito la consigliera comunale che perseguiva l’interesse pubblico.
La delibera è uscita firmata da Giantomassi ma il sindaco era in copia quando il dirigente dice che ha trasmesso la mia diffida a tempo di record alla proprietà. La Sideralba Spa mi ha scritto una Pec dove mi ha detto che io non dovevo parlare.
Il passaggio immemorabile non è solo nel racconto e nelle testimonianze. Se questa Amministrazione si fosse fermata a pensare, ma non è che io avevo ragione? Canestrari ha scritto quella delibera in base ad altri documenti. Nell’archivio storico comunale, Ingegner Onorati, nel Piano regolatore del 1938 si vede che la strada è pubblica perché la famiglia Brancadoro l’ha messa a disposizione di tutti, quella è una delle poche direttrici per i residenti e per i paesi vicini per andare al mare.
Questo lavoro l’avrebbe dovuto fare l’ente che deve tutelare la collettività. Non mi dovevate dire che io ero molesta, io eseguo i miei compiti, invece qui bisogna adeguarsi alle necessità di questi signori. Poi esce magicamente la delibera, adesso viene annullata la Scia, ma l’avevo detto di annullarla ma nessuno mi ha ascoltato. Il Tar lo ha detto 20 anni fa.
Va fatto tutto quello che va fatto per curare l’interesse pubblico, qui addirittura si è detto che i ragazzi del Guastaferro erano pochi.
ORE 10,15 Interviene l’architetto Alfredo Gazzoli, cittadino. I cancelli sono illegali, la strada ha diritti reali di uso pubblico, la Scia va annullata. Anche perché i precedenti proprietari perché lasciavano passare i cittadini?
ORE 10,25 Il consigliere comunale Lorenzo Marinangeli interviene sul Ballarin. Si è abbattuta la curva per togliere il “tappo”, ma avete realizzato un altro “tappo”, più piccolo ma c’è sempre.
ORE 10,35 Luca Spadoni, Sinistra Italiana. Non occorreva la delibera di Canestrari per sapere che quella strada aveva un uso pubblico. Il problema è l’atteggiamento dell’Amministrazione verso il privato. Non si può pretendere da un privato la consapevolezza che quella sia un’area strategica, ma questo lo pretendiamo dal sindaco. Questo è il vostro ruolo. Il sindaco deve dire cosa fare in quell’area e anche delle questioni ambientali. Lei sindaco anche sull’area Ballarin ha rivendicato il ruolo di mediatore tra privati…
Annalisa Marchegiani
ORE 10,40 Annalisa Marchegiani (Gruppo Misto). Vi siete persi una strada, lei sindaco proprio qui ci ha raccontato che ha pagato di tasca sua per consentire la riapertura. Ma guarda un po’ magicamente è spuntata la delibera del 2004 che definisce il regime turistico di quelle strade. Canestrari ha classificato la strada tra le strade vicinali pubbliche con tanto di scheda. Adesso il privato avrà legittimamente da dire la sua, gli avvocati hanno già fatto richiesta di accesso agli atti. L’esito di tutta questa vicenda non è per nulla scontato, siamo all’ennesimo pasticcio di una Amministrazione forte con i deboli e debole con i forti.
ORE 10,55 Daniele Primavera (Nos). Quando si sbaglia occorre capirlo e non perseverare. Avete fatto sembrare dei giganti l’Amministrazione Martinelli che scrisse che una strada pubblica è pubblica. Secondo me Luciana Barlocci aveva ragione, possiamo tornare anche al 1200 nel dire che la strada era pubblica ma se la decisione presa dall’Amministrazione era di difendere l’interesse del privato, non cambiava niente. L’unica cosa che può cambiare è che arriva un atto che non può essere smentito. Ma bussarlo sulla tecnica è un modo per coprirla, può non saperlo il dirigente che non è di San Benedetto, può non saperlo un assessore o persino il sindaco ma è impossibile che tutti non sapessero che la strada era pubblica.
Le ragioni per cui si è deciso di far sembrare quella strada privata a me sono ignote, mi auguro che alla fine di questa assemblea il motivo si possa conoscere.
ORE 11 Domenico Novelli, consigliere comunale maggioranza Sul Ballarin il sindaco ha fatto quello che aveva promesso in campagna elettorale, ovvero un’area verde pubblico.
ORE 11,10 Rachele Laversa, Partito Socialista Ringrazio alcuni consiglieri di minoranza che continuano ad essere un campanello vigile su questa città, cosa che tende a non fare questa Amministrazione. Ma mi rivolgo ancora di più ai consiglieri di maggioranza, come fanno a non indignarsi.
ORE 11,18 Emanuele Carboni, centrodestra La vicenda della strada è un teatrino dell’Amministrazione.
Alessandro Marini, Pd, consiglio comunale aperto
ORE 11,25 Alessandro Marini, Partito Democratico Lasciava esterefatti la decisione della chiusura della strada. Facciamo finta che la delibera di 20 anni fa non fosse uscita, doveva essere l’ente pubblico a difendere l’interesse pubblico, certo, questo avrebbe sconfessato l’Amministrazione.
Nel Certificato di Destinazione Urbanistica è scritto che la strada sia pubblica? Perché altrimenti, se questo non è scritto, l’atto di acquisto di Rapullino rischia di essere nullo se non sanato.
ORE 11,30 Aurora Bottiglieri, Pd-Nos. Solidarietà a Luciana Barlocci, che non è stata difesa da questa Amministrazione. E difendo anche il ruolo dei consiglieri di maggioranza. Sulla strada lo sapevano tutti, tra l’altro nel frattempo è stata chiusa anche la strada di San Pio X… La ciclovia adriatica dove la facciamo passare? In alto?
ORE 11,40 Maurizio Di Cosimo, Comitato No Consumo di Suolo Addirittura chiamiamo i “prenditori” da fuori, perché gli speculatori che abbiamo qui non ci bastano. Bisogna bandire la logica della speculazione. Sul Ballarin eravamo riusciti a far digerire ai sostenitori della Curva Sud l’abbattimento, e cosa facciamo? Ne realizziamo un’altra! La cittadinanza aveva chiesto un’altra cosa, ovvero rimettere in armonia quella città con il porto e con il quartiere, e dovevamo ripensarla in funzione a quello che accadrà alle palazzine Santarelli.
ORE 11,45 Simone De Vecchis, consigliere comunale Chiedo però al segretario della lettera arrivata alla consigliera Barlocci dal dirigente Giantomassi, che purtroppo non è più qui (ha abbandonato l’incontro da tempo, ndr). Avendo definito la consigliera comunale molesta. Sulla stradina è evidente la figuraccia dell’Amministrazione, perché ha dimostrato di non voler approfondire da buon padre di famiglia la situazione. Sul Ballarin adesso si inizia a edificare.
Sul Ballarin chiedo se serviranno altri fondi per la realizzazione di quell’area. Inoltre c’è una situazione da capire dal progetto, c’è un’area non individuata.
Vorrei capire se è stato fatto un piano economico-finanziario sulla gestione del verde e dell’area, se è preventivato il costo annuo.
Altra cosa interessante è capire chi si occuperà della gestione? Comunale, alle associazioni, al quartiere? Il parco sarà aperto o chiuso di notte? Caro consigliere Novelli, il progetto elettorale era un Parco sul Mare, dunque una modifica della viabilità.
ORE 12 Ettore Picardi, Pd. Sulla stradina l’Amministrazione non poteva non sapere, si denota la lontananza dalla città, purtroppo i cittadini non sono stati ascoltati. Sul Ballarin si sono susseguiti tanti progetti…
ORE 12 Andrea Traini, consigliere comunale Tre consigli comunali aperti sono stati organizzati su richiesta della minoranza. Sul Ballarin il 19 gennaio 2022 fu presentato il progetto del Ballarin, poi declassato a idea. Progetto sull’intera area del campo sportivo. Nulla è rimasto di quell’idea.
ORE 12,05 Salvatore Pesce, cittadino
ORE 12,20 Fabrizio Capriotti, consigliere comunale maggioranza La consigliera comunale Barlocci ha ragione, lo ha denunciato più volte e ritengo che sia grave che all’interno della macchina amministrativa questo aspetto non sia uscito prima. Non sono un tecnico ma dal 2004 quali erano i processi da compiere? In 21 anni nessuno si sia mai accorto di questo? Tutta la macchina amministrativa non fa una bella figura. Come ho sentito diversi interventi che la città ha bisogno di verde, piste ciclabili, è vero, ma abbiamo bisogno anche di imprenditori che hanno voglia di investire in questa città. Rapullino ha avuto coraggio, può essere condivisibile o meno, comunque in questa storia non ha colpe.
La variante che si farà sul Ballarin ci porterà ad avere un piccolo museo con un’aula didattica, qui c’è da aprire un confronto con la città, per capire come aprire i varchi con la città.
ORE 12,25 Diana Palestini, Pd Sul Ballarin non si è fatto né il Parco sul Mare previsto in campagna elettorale né il progetto dell’archistar. Mi sembra che dentro ci sia messo di tutto un po’, poi una shakerata e vedere cosa viene fuori. E adesso la variante che tira su un altro muro, a quel punto lasciavate la tribuna almeno accontentavate quella parte dei tifosi che volevano il mantenimento della Curva Sud.
Sulla stradina tutti sapevano che c’era, ma l’assessore all’Urbanistica è presente o ha altro da fare? L’attacco alla Barlocci e agli altri consiglieri di minoranza non vi fa vergognare? Su dice che Villa Brancadoro sia stata acquistata da un costruttore che ha interessi in quella zona e ci farà una Rsa di lusso con finanziamenti che verranno dalla Regione e se ci scappa ci faremo altro.
ORE 12,30 Giselda Mancaniello, consigliere comunale di maggioranza Siamo i primi a intervenire sul Ballarin, ma ci aggiungiamo anche le Palazzine Santarelli, Villa Rambelli, la Caserma dei Vigili, questa città sta cambiando volto.
ORE 12,45 Gino Micozzi, consigliere di maggioranza. Abbiamo dato l’incarico a Guido Canali, una autorità in materia. Auguro al professore di poter svolgere questa attività perché tra qualche anno avremo la soddisfazione di ammirare la sua opera.
ORE 13 Parla Luigi Rapullino, proprietario di Sideralba. Sono esterefatto. Al di là dell’epoca della Samb quando rischiava di non iscriversi ho fatto un bonifico di 80 mila euro, ma io non l’ho mai reso pubblico. Qui vive mio figlio, io vivo più di 180 giorni all’anno qui e mi sento sambenedettese. Mi sono prodigato affinché la squadra giovanile continuasse. Mi sono messo a disposizione anche per le luminarie natalizie.
Io ho fatto un interesse tre anni fa ed è ancora fermo. State facendo fare una pessima figura alla città. Scusate ma sono venti anni che la strada è lì, sono diversi anni che l’area è all’asta, e chi stavate aspettando per comunicare al tribunale per dire che la strada era pubblica. E’ come se compro un appartamento e all’improvviso viene detto: questa è una casa popolare.
Qualcuno ha detto che l’ho comprato a un quarto del valore. Annuncio che siccome diversi consiglieri di opposizione, che la vendo allo stesso prezzo di acquisto. Non ci voglio guadagnare un euro né gli interessi. Basta chiacchiere. Dobbiamo fare fatti.
Dottoressa Barlocci la mia lettera non è una minaccia. Io voglio escludermi da questo teatro politico tra opposizione e maggioranza, se c’è un problema ci sediamo e ne discutiamo, ma per me non è questo il modo di trattare un cittadino e un investitore. Sono sconcertato. Sono due anni che l’area è ferma. Io non so cosa posso farci, vorrei a fare degli eventi con artisti internazionali ma non riesco a firmare un contratto perché non so cosa si può fare.
Io l’ho comprata da un tribunale, sono andato da un notaio, che mi ha detto le particelle e anche la strada che ho pagato, ora il Comune vada dal Tribunale e faccia loro la domanda, come hanno venduto quest’area che era pubblica. Io non entro nei tecnicismi, io ho comprato un’area in maniera trasparenza.
Che sia ben chiaro, io non ho fatto nessun accordo con la politica. Né il sindaco né consiglieri né tecnici. Io ho chiamato i miei tecnici, ho detto loro che c’era quest’area di 20 ettari a San Benedetto e ho detto che interessa.
Nel progetto che ho proposto non ci sono palazzine ma rispetta la destinazione d’uso. Ho fatto la conferenza stampa dove ho presentato il progetto e nessuno si è degnato di venire. Questo non è corretto.
ORE 13 Barlocci: Io non mi siedo a trattare con gli imprenditori, io sono una consigliera comunale. Io mi aspettavo le scuse, a me mai nessuno mi ha detto di stare zitta.
ORE 13,25 Umberto Pasquali, consigliere comunale maggioranza C’era già chi era a conoscenza della delibera, e questo è molto grave. I dipendenti comunali non hanno fatto nulla per mesi.
ORE 13,35 Spazzafumo: oggi mi aspettavo di ascoltare i cittadini di San Benedetto, non una parata politica. Io sul Ballarin ho firmato un progetto per riportare quell’area come pubblica. Quando abbiamo iniziato ad ascoltare le esigenze dei cittadini, del quartiere e della Samb, chiesi all’architetto Canali di avvalorare le necessità dei cittadini di San Benedetto. A malincuore abbiamo deciso di demolire la curva e questo portava a un cambiamento progettuale. Se aumentavamo la superficie del museo potevamo far vivere il parco in maniera più completa, perché si possono ospitare scolaresche, anche lezioni botaniche.
Ora contestate anche il verde, non va bene. Qui siamo al terzo consiglio comunale aperto, stiamo qui a parlare per una piccola variante per l’area museale. L’area è stata abbandonata per 40 anni e noi stiamo cercando di cambiare questa città, noi in tre anni abbiamo fatto i salti mortali. Prima per capire come cambiare la città, quali progetti farci in situazioni bloccate da 20 a 40 anni. Mi sono chiesto sempre perché quei problemi non sono stati risolti. La politica dove stava. Il progetto di Canali lo abbiamo discusso anche con Marcozzi.
Questa città sta cambiando, non so da quanti anni non avveniva: abbiamo fatto 60 milioni di euro di investimenti. E’ un lavoro difficilissimo. Stiamo sistemando anche l’area Santarelli, io non ho fatto il mediatore mobiliare, io ho voluto capire chi fosse il fantomatico fondo, io ho dato il numero di cellulare del fondo, sulla storia non ci voglio entrare. E poi io ho detto che la destinazione urbanistica dell’area non sarà cambiata e hanno dichiarato pubblicamente che non vogliono cambiare la destinazione urbanistica delle ex Santarelli.
L’Autorità Portuale ci ha coinvolto per migliorare la situazione dei ruderi che ci sono ancora in quell’area. Siamo fortunati? Però ci sarà anche bravura. Se non ti applichi non fai niente. Un po’ come San Pio X. Un pezzo alla volta stiamo risolvendo.
Sulla strada Brancadoro, il privato ha acquistato un’area priva di vincoli e ha deciso su questa base se fare investimento. Poi tutte le varie fasi che abbiamo avuto, tra Consiglio comunale e commissione, noi abbiamo chiesto atti esistenti. Non trovando nulla abbiamo detto che l’area era libera. Poi poiché avevamo diverse sollecitazioni, ho chiesto al dirigente di fare ulteriori approfondimenti. E abbiamo cominciato ad andare a ritroso, lunedì è uscita la delibera del 2004 che ha dichiarato che era una strada vicinale a uso pubblico, anche se io ho chiesto alla proprietà di poter aprire i cancelli oltre che aver pagato per consentire alla tifoseria di accedere in maniera tranquilla allo stadio.
La delibera del 2004 non era stata trascritta da nessuna parte, a quel punto abbiamo revocato la Scia.
Io non ho cambiali da pagare e favori da fare a nessuno, ho detto di dare il tempo disponibile alla proprietà privata di fare.
Io all’epoca facevo altro, ma c’erano persone all’epoca che facevano parte di quella Amministrazione, io mi chiedo perché questa storia non sia uscita. Invece no. Perché nessuno ce lo ha detto nonostante lo sapesse? La delibera era chiusa in un cassetto.
Ho sentito delle cose esagerate qui, se fossi stato in Rapullino, anzi lui è stato molto elegante. Io ho sentito che noi dell’Amministrazione ci eravamo messi d’accordo con Rapullino prima dell’asta, ma Rapullino è stato un signore, non modifica in alcun modo la destinazione urbanistica.
Addirittura mi dite che dobbiamo ricomprare l’area se il privato proprietario vuole fare la stessa cosa prevista dal Piano Regolatore?
Un altro Consiglio comunale aperto così non lo faccio, una sfilata di politici. Sarebbe deludente tornare qui una quarta volta.
Piunti: quando emerge il delirio di onnipotenza, si arriva a dire che non si faranno più questi consigli comunali, ma mica lo decide lei!
Sulla stradina palesa il sindaco qualcosa di occulto, che tutti sapevano ma non parlavano. Allora hanno chiuso la strada con una Scia e il sindaco ha fatto Robin Hood, pago io!
Quando si fa questa Scia, il 17 giugno 2024, chi era l’assessore all’Urbanistica? Era l’assessore che nel 2004 era in giunta con me, Bruno Gabrielli. Allora cerchiamo di essere seri.
Giorgio De Vecchis: dal sindaco marketing e demagogia pura. Ho avuto un cattivo pensiero, guarda un po’ che la delibera è stata ritrovata dopo le più che fondate segnalazioni della consigliera Barlocci.
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