Si è tenuta sabato scorso, 22 febbraio, la prima edizione di “Vini in Maschera”, l’evento organizzato dal Gruppo Giovani Soci di Banca del Piceno, presso l’auditorium dell’istituto di credito di Acquaviva.
L’appuntamento, aperto non solo ai giovani soci della Banca del Piceno ma a tutti gli under 42, ha messo alla prova le qualità dei partecipanti nel riconoscere i vini “mascherati”, affidandosi esclusivamente ai propri sensi per indovinarne la tipologia, l’origine e le caratteristiche.
“Vini in Maschera” è stata anche un’occasione per promuovere e valorizzare il territorio, partendo da una grande eccellenza, quella dei vini del Piceno, nonché per avvicinare il pubblico a iniziative legate alla Banca, ampliando la ricerca di nuovi soci: «Siamo in 997 – ha dichiarato il coordinatore del Gruppo Giovani Soci Francesco Tonelli – un numero rilevante che ci auguriamo cresca ulteriormente. Per noi è importante dare voce ai nostri bisogni e a quello che ci aspettiamo nell’avvenire. Abbiamo a cuore il futuro della banca e il futuro della banca siamo noi».
«Sono piacevolmente sorpreso dalle numerose presenze oggi a questo primo evento dei Giovani Soci di Banca del Piceno – ha esordito il presidente di Banca del Piceno Sandro Donati – dopo soli due mesi dalla costituzione del relativo nuovo Comitato. Iniziative come queste servono a conoscersi per iniziare a proporre idee di supporto a un Consiglio di amministrazione che ha bisogno anche della loro vitalità. I giovani sono sempre fonte di idee innovative, necessarie per stare al passo con i tempi. Si parte con un evento goliardico legato, quindi, all’intrattenimento ma anche all’industria del settore vinicolo, rappresentata da numerose cantine nella nostra area territoriale, e alla relativa cultura che è parte integrante del nostro territorio».
La sfida enologica è stata resa possibile grazie ai vini messi a disposizione dall’azienda vitivinicola Cantine di Castignano: «Siamo una cooperativa attiva sul territorio dal 1960 – ha spiegato il presidente delle Cantine di Castignano Omar Traini – per cui in questo senso siamo cugini della Banca del Piceno. Collaborare con i giovani soci, portando all’evento cinque vini fra bianchi e rossi, ci ha fatto molto piacere perché loro rappresentano il futuro della cooperativa».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati