«La tutela della Dop Oliva Ascolana del Piceno è un’opportunità per gli agricoltori marchigiani»

di Peppe Ercoli

«La protezione della DOP Oliva Ascolana del Piceno rappresenta una grande occasione di sviluppo per gli agricoltori delle province di Ascoli, Fermo e Teramo».

Lo sottolinea il presidente del Consorzio di Tutela dell’Oliva Tenera Ascolana DOP, Primo Valenti, commentando le iniziative annunciate in Commissione per le Imprese e l’Agricoltura della Camera dei Deputati.

Primo Valenti

«L’onorevole Mirco Carloni, marchigiano e profondo conoscitore del territorio, ha compreso l’importanza di garantire un reddito stabile agli agricoltori locali attraverso la tutela della denominazione dell’oliva Ascolana del Piceno» dichiara Valenti. «Proteggere il frutto è una scelta strategica: invece di continuare a importare olive da Grecia, Marocco e Tunisia, la valorizzazione della ‘tenera ascolana’ permetterà agli agricoltori di investire con fiducia su questa varietà pregiata. Creare una filiera solida garantirà un acquisto equo del prodotto, assicurando il giusto prezzo per chi lavora nel settore».

Un ruolo chiave è stato svolto anche dalle associazioni di categoria, che si sono unite al Consorzio in un fronte comune per ottenere questo risultato. «Se non fosse stato per il loro supporto, probabilmente non saremmo riusciti ad arrivare fin qui» aggiunge Valenti, che ora rivolge un appello alla Regione Marche affinché sostenga concretamente la coltivazione dell’oliva tenera ascolana.

«È essenziale che le risorse disponibili vengano destinate agli agricoltori. I produttori possono attendere, ma in questo momento servono nuove piante per rafforzare la produzione. L’oliva ascolana – conclude – è un simbolo della nostra regione e la Regione Marche deve fare la sua parte investendo su questa coltura” conclude il presidente del Consorzio».

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