Domenica 2 marzo, “la domenica di Carnevale“, Ascoli si prepara a riempirsi di musica, danze e, soprattutto, di un’atmosfera di condivisione che ha radici profonde nel cuore della città.
È il ritorno de “Le sette colazioni“, una tradizione che, negli ultimi anni, sta vivendo una vera e propria rinascita. Le vie del centro si popolano di sorrisi, risate e banchetti improvvisati che ricordano l’antico spirito del Carnevale, quando le famiglie allestivano sontuosi pranzi e colazioni davanti alla porta di casa, per fare il pieno di energie e affrontare la giornata festiva.
Quest’anno, l’appuntamento è fissato dalle 10,30, alla festa che si terrà nel giardinetto di via Tito Betuzio Barro, dietro il Circolo Arci Caciara, nel quartiere della Piazzarola, dove si potrà gustare il cibo tipico della tradizione carnascialesca, danzare sulle note della musica popolare e, soprattutto, godere dell’atmosfera di allegria che da sempre caratterizza questa festa.
Una delle particolarità delle sette colazioni è proprio il principio della condivisione. Ogni partecipante è invitato a portare qualcosa da mangiare, per ricreare lo spirito della tradizione che vuole la convivialità come elemento centrale. Si mangia, si balla, si beve in compagnia, senza fretta, senza formalità. Un modo semplice ma ricco di significato per riappropriarsi delle radici culturali e, insieme, festeggiare la bellezza della comunità.
L’evento non si ferma però al giardinetto della Piazzarola. L’allegria contagiosa farà tappa anche davanti al Sestiere di Sant’Emidio, in rua Pozzo di Borgo, dove, dalle 10 alle 13, si potranno trovare altre colazioni tipiche del Carnevale. La musica tradizionale, i festoni colorati e il vino contribuiranno a creare l’atmosfera giusta per vivere insieme questo pezzo di storia della città.
L’auspicio di molti è che le sette colazioni possano tornare a coinvolgere tutte le vie di Ascoli, ripristinando una tradizione che ha tanto da raccontare. E così, mentre la città si anima di sorrisi e chiacchiere, sarà possibile gustare un pranzo improvvisato ma pieno di sapore, dove ogni piatto racconta una storia e ogni boccone è un gesto di condivisione.
Infine, una curiosità arriva da San Benedetto, dove, in occasione del Carnevale, il menù di alcune mense scolastiche cambia e prende ispirazione dalla tradizione. I bambini, infatti, potranno gustare piatti dal nome divertente come “pasta di Colombina”, “crocchette di Pulcinella” e “insalata colorata di Arlecchino”, mentre un dolce speciale di Carnevale concluderà il pasto. Un modo per avvicinare anche i più piccoli alla cultura carnascialesca in modo originale e goloso.
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