«Il nuovo sistema di “presa in carico” dei cittadini che non riescono a prenotare prestazioni sanitarie nei tempi previsti ha generato una lista d’attesa di circa 11.800 utenti nella provincia di Ascoli». Lo ha denunciato il segretario provinciale della Cisl, Giorgio Cipollini, evidenziando come il numero continui ad aumentare.
Secondo Cipollini, il dato è stato ottenuto tramite fonti interne al CUP, anche se il sindacato non ha accesso diretto ai dati ufficiali.
La situazione è allarmante poiché, invece di ridursi, la lista cresce ogni giorno. La Cisl critica il criterio adottato nella gestione delle prenotazioni, «che dà priorità alle richieste più recenti, penalizzando chi è in attesa da più tempo. Questo meccanismo rischia di lasciare alcuni utenti in lista perennemente, aggravando il malcontento e il carico di lavoro degli operatori».
Il sindacato denuncia una «disfunzione organizzativa che danneggia in particolare le fasce più deboli della popolazione, già in difficoltà nell’accesso alle cure». Per affrontare il problema, la Cisl chiede trasparenza nella gestione delle liste d’attesa e l’assunzione di nuovo personale, evitando di sovraccaricare gli operatori del CUP o di delegare il servizio a volontari del servizio civile, pratica ritenuta illegittima.
Secondo la Cisl, è necessario intervenire con misure concrete per garantire il diritto alla salute dei cittadini e migliorare l’efficienza del sistema di prenotazione sanitaria.
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