Abusi edilizi, raffica di controlli della Municipale: a gennaio scoperte quattro irregolarità

SAN BENEDETTO - Criticità emerse lungo le vie Calatafimi, Bixio, Diaz e su contrada Santa Lucia. In un caso, riscontrati anche problemi paesaggistici, al lavoro anche i carabinieri-forestali
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Anno nuovo, nuova raffica di abusi edilizi individuati dalla polizia municipale. Il personale agli ordini del comandante Pietro D’Angeli prosegue la propria opera di monitoraggio del territorio, anche sul fronte del rispetto delle norme urbanistiche e dei permessi a costruire. Su questo fronte, una relazione recentemente pubblicata sull’Albo pretorio comunale tira le somme delle azioni realizzata nel primo mese del 2025. A gennaio, sono state individuate quattro anomalie.

 

Uomini e mezzi della polizia municipale davanti al Comune

Per la serie: si dice il peccato, ma non il peccatore, il documento è ricco di omissis, che coprono i nomi dei responsabili. Vediamo i dettagli disponibili, partendo da un cambio di destinazione d’uso a parcheggio area su via Bixio, portata avanti in assenza di permesso di costruire. C’è poi un cambio di destinazione d’uso (da commerciale a residenziale) di un immobile situato in via Calatafimi, sempre senza le dovute autorizzazioni preventive.

 

Arriviamo poi in contrada Santa Lucia, dove la polizia municipale ha riscontrato la  realizzazione di opere in in assenza-difformità del permesso di costruire e in assenza di autorizzazione paesaggistica. «Il rapporto è stato redatto dall’ufficiale di polizia giudiziaria della Polizia Municipale – si legge nella relazione – e dal tecnico comunale assistiti da personale della Forestale». Infine la realizzazione di un ampliamento di immobile su via Diaz, anche in questo caso portato avanti in assenza dei permessi.

 

I controlli proseguiranno anche nel corso dei prossimi mesi. Inoltre – sul fronte dei lavori edìli e dell’occupazione del suolo pubblico dei cantieri –  i vigili urbani sono sempre più chiamati a verificare che non ci siano difformità tra quanto autorizzato e quanto materialmente occupato. d’occupazione del suolo pubblico, nell’ambito di cantieri per interventi su case e palazzi vari. Un genere di pratiche letteralmente schizzato alle stelle dopo il varo, da parte del Governo centrale, di tutta una seria d’incentivi e di bonus verso questo specifico settore, in particolare sul fronte della manutenzione e dell’efficientamento energetico. «Le ditte devono sapere che a San Benedetto si lavora nel rispetto delle regole», fanno sapere dal Comune. In altre parole: se si autorizza una ditta a prendersi un dito, non può accadere che essa si appropri di tutto un braccio.


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