di Salvatore Mastropietro
La sconfitta arrivata sul campo del Perugia è di quelle che possono pesare molto nell’arco di un campionato in casa Ascoli. Dopo diverse settimane, i bianconeri si trovano più vicini alla zona playout (non considerando l’imminente penalizzazione in arrivo per la Lucchese quint’ultima, probabilmente di quattro punti) rispetto a quella playoff.
(foto Ascoli Calcio)
Per evitare il rischio di ritrovarsi nuovamente nelle sabbie mobili della bassa classifica, dunque, occorre reagire subito ai due ko consecutivi arrivati nelle ultime due gare. Il calendario mette adesso di fronte all’Ascoli un trittico di gare da disputare in sette giorni.
Si partirà sabato (ore 17,30) al “Del Duca” contro il Pineto. La formazione abruzzese ha ritrovato il successo nell’ultimo turno, espugnando per 1-2 il campo del Campobasso e consolidando l’ottava posizione in classifica. All’andata l’Ascoli toccò proprio contro gli uomini di Pisci, che si imposero di misura (1-0), uno dei punti più bassi della propria storia recente. Fu un duro colpo che, in qualche modo, servì da scossa alla squadra di Di Carlo, che proprio dopo quella partita iniziò la striscia di undici risultati utili consecutivi interrotta soltanto lo scorso 12 gennaio contro l’Entella.
Nel secondo, e ultimo, turno infrasettimanale della stagione l’Ascoli affronterà il Campobasso all’Avicor Stadium. Poi, sabato 15 marzo, sarà l’Arezzo a far visita al Picchio al “Del Duca” per chiudere il programma di una settimana che dirà molto sulle reali prospettive dell’Ascoli, che da una parte continua a guardare all’obiettivo minimo del decimo posto ma dall’altra deve inevitabilmente mettersi al sicuro guardandosi alle spalle.
Domenico Verdone, direttore generale dell’Ascoli Calcio
VERDONE – Si è tenuto quest’oggi in videoconferenza il ricorso avverso l’inibizione fino al 2 maggio 2025 inflitta al direttore generale dell’Ascoli Domenico Verdone a seguito dei comportamenti avuti nel post gara di Pescara-Ascoli nei confronti di arbitro e designatore. La Corte Sportiva d’Appello ha respinto la richiesta del club bianconero, confermando l’inibizione di altri due mesi per il dirigente.
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