Cento giorni all’esame, allegria e superstizione in vista della maturità

ASCOLI - Centinaia di studenti nell'ormai classico rito che precede l'importante traguardo. Nessun eccesso clamoroso, al netto di urla, risate, fumogeni, striscioni, sale e tanta allegria
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La 5G dell’Ipsia “ottico” nelle foto della prof. Silvia Riga

 

Nessun eccesso clamoroso, al netto di urla, risate, fumogeni, striscioni, sale e tanta allegria. Non sarebbe la stessa cosa, senza, per la gioventù che celebra i fatidici cento giorni all’esame di maturità.

 

Una ricorrenza ormai “istituzionalizzata” per quella che rappresenta una tappa importante per tutti, quella del fatidico diploma. Centinaia di ragazzi, durante la (prima) mattinata di oggi, lunedì 10 marzo, hanno dato vita al beneagurante (si spera) rito propiziatorio in vista delle fatiche estive, ognuno davanti al proprio istituto scolastico.

 

Sale, dunque, ad esorcizzare il momento ed a portare fortuna, prima di un pranzo tutti insieme o una gita fuori porta, come tradizione vuole.

 


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