VIABILITA' - Automobilisti e residenti denunciano il cattivo stato di salute ed i pericoli per i pedoni dei primi tre chilometri della strada provinciale 43, tra Castel di Lama e Offida
Fessure, crepe e dossi. È quanto denunciano alcuni cittadini, che puntano il dito sui primi tre chilometri della strada Mezzina, tra Castel di Lama e Offida, dove è necessario intervenire urgentemente sull’asfalto.
«Più che una strada, è un tratturo – dichiarano gli automobilisti – Chiunque transiti deve fare i conti con un manto che ormai ha tanti avvallamenti che sembrano le montagne russe. Nei giorni scorsi un camion ha perso persino il carico.
La strada – proseguono stizziti – è pericolosissima. Ma ancora più pericolosi sono i numerosi imbocchi a raso, che nel corso degli anni si sono moltiplicati e hanno creato incidenti molto gravi. Sull’importante arteria è ora di intervenire, è urgente un nuovo asfalto».
Spesso le auto in transito provenienti di Castel di Lama in direzione Offida, per evitare i dossi invadano la corsia opposta, creando situazione di estremo pericolo. Chi è alla guida reagisce provando ad evitare gli ostacoli. Non va meglio all’altezza della rotatoria di Contrada Valentino, dove i rattoppi dell’asfalto sono all’ordine del giorno. «Un paese che ricava decine di miliardi di euro dal mondo dell’automobile tra imposte, tasse e accise – tuonano gli automobilisti – non può lasciare le strade in queste condizioni. Sono strade degne del terzo mondo».
Nonostante i numerosi incidenti stradali che si sono verificati, proprio sul primo tratto della Mezzina, la situazione non cambia. L’accento va posto anche all’altezza del bivio Collecchio, dove le auto in sosta ed il mancato rispetto della segnaletica stradale creano situazioni molto pericolose.
Altro problema è la velocità delle auto. «I conducenti corrono come missili – dichiarano gli abitanti delle case lungo la strada – la provinciale Mezzina non può essere una strada a scorrimento veloce, il limite di velocità è di 50 chilometri all’ora, ma corrono superando abbondantemente i 100, ci sono persone che percorrono a piedi quella la strada e troppe case a ridosso, per il futuro – concludono categorici – sarebbe auspicabile trovare una soluzione alternativa, la strada di collegamento con Teramo non può passare in contrada Valentino, tecnici e politici dovrebbero averlo già capito».