Omicidio di Comunanza: il 20 marzo al via la perizia sul cellulare di Claudio Funari

ASCOLI - L'accertamento riguarda anche i telefoni di una delle figlie dei coniugi Paradisi per ricostruire i rapporti che intercorrevano fra lei e l'omicida
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di Peppe Ercoli

 

È fissata per il prossimo 20 marzo l’inizio delle operazioni peritali sui dispositivi elettronici coinvolti nel caso di Claudio Funari, il 42enne detenuto nel carcere di Marino del Tronto con l’accusa di omicidio e tentato omicidio. L’uomo è ritenuto responsabile della violenta aggressione avvenuta a Comunanza lo scorso 23 dicembre, che ha portato alla morte di Renzo Paradisi e al grave ferimento della moglie Maria Antonietta Giacomozzi.

 

Il procuratore di Ascoli Umberto Monti

La perizia, disposta dal procuratore di Ascoli Umberto Monti, riguarderà non solo il cellulare di Funari ma anche quelli di una delle figlie della coppia Paradisi, con la quale l’imputato sostiene di aver avuto una relazione contrastata dai genitori della donna. Proprio questo conflitto, secondo quanto dichiarato dall’accusato, avrebbe scatenato la lite culminata nell’aggressione.

 

Il perito incaricato, l’ingegner Davide Ortolano, avrà il compito di analizzare i tre smartphone per estrapolare ogni interazione tra Funari e Desideri, comprese chiamate, messaggi, foto, audio e video, al fine di ricostruire con precisione la natura dei rapporti tra i due e il contesto in cui si è verificato l’episodio di violenza.

 

L’avvocato Mauro Gionni

Alla nomina del perito saranno presenti gli avvocati Olindo Dionisi, difensore di Funari, e Mauro Gionni, legale della famiglia Paradisi.

 

L’avvocato Olindo Dionisi

Claudio Funari è accusato di omicidio premeditato, tentato omicidio aggravato dai futili motivi e dalla minorata difesa delle vittime, oltre che di tentato incendio, violenza privata e danneggiamento.


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