Carnevale, è arte il ballo di Claudio Sestili fra “Giorgia e il sindaco”

ASCOLI - Il regista ascolano protagonista di una performance di alto livello per la preparazione del costume e la "faticosa" messa in scena
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La mascherata di Sestili

 

di Filippo Ferretti

 

Ascoli genera artisti.  E’ il caso di colui che da oltre trent’anni è uno degli assoluti protagonisti ascolani della scena delle Cento Torri, muovendosi come regista di film e come figura attoriale, sia in teatro che nella grande festa del Carnevale cittadino.

 

Parliamo di Claudio Sestili, la cui partecipazione alla recente kermesse nella categoria D, grazie alla difficile ed esilarante mascherata “Marco e Giorgia dancing revival”, ha acceso gli entusiasmi non solo del pubblico del capoluogo piceno ma anche di fuori confine. Infatti, questo tango viscerale rappresentato tra la premier e il sindaco di Ascoli, reso possibile dallo stesso Sestili che all’interno del costume doppio ma cucito come unico ha fatto peripezie per mantenerlo in continuo equilibrio, ha attirato l’attenzione di diverse manifestazioni italiane carnascialesche.

 

Una vecchia mascherata

«Dopo aver visto lo sketch sui social sono stati diversi i comuni ad avermi invitato a partecipare, a cominciare dalle vicine manifestazioni di Teramo e Sant’Egidio, ma io ero in concorso per la mia città e non ho voluto muovermi» ha detto Sestili, che potremmo definire il Brachetti delle Cento Torri, anche viste le tante e irresistibili mascherate di cui è stato protagonista negli anni scorsi. Ricordiamo che, in passato, i travestimenti del creativo ascolano lo hanno portato sotto i riflettori nazionali.

 

«Nel 2022 partecipai al carnevale ascolano nei panni di Matteo Salvini e il mio sketch fu mandato in onda nel programma televisivo delle Sette “Propaganda Live”» dichiara l’artista, che si mette in maschera da quando era ragazzo e che si sente fiero di “esportare” le tradizioni della sua città e di far veicolare il brio, l’estro e l’umorismo dei suoi abitanti. Con la performance “Marco e Giorgia dancing revival” ha voluto ironizzare su un sodalizio politico di vecchia data e la messinscena  è sembrata a tutti spassosa e dinamica, oltre che priva di alcuna cattiveria.

Nei panni di Salvini

 

«Ho voluto trasformare  per l’occasione questo grande rapporto di stima anche personale in un ballo appassionato e ho suscitato applausi da parte di tutto il pubblico» prosegue Sestili, che tuttavia, stranissimo a dirsi, quest’anno non è minimamente apparso nelle preferenze delle giurie, nonostante gli sforzi incredibili affrontati per dare vita all’esibizione, piegato a 180 gradi come è stato per tutto il tempo all’interno del costume. Ma lui, rodato performer, non se la prende e proseguirà in futuro a dare vita a tante altre mascherate, sperando però che l’associazione si sbrighi almeno ad attribuirgli quella Mascherina d’Oro che tanto meriterebbe per l’impegno profuso in tutti questi anni a favore della colorata manifestazione.


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