Solidarietà e gentilezza: una Pigotta dell’Unicef per ogni nuovo nato

OFFIDA - Il Comune dona la bambola di pezza realizzata a mano con materiali di recupero da volontari e artigiani locali ai 29 bambini nati nel 2024. Un simbolo di un impegno collettivo per garantire un futuro migliore ai bambini in difficoltà
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di Maria Grazia Lappa

 

Il Comune di Offida dona una Pigotta a i 29 bambini nati nel 2024, come simbolo di solidarietà e gentilezza.

Luigi Massa e Isabella Bosano

 

“Per ogni bambino nato un bambino salvato” si chiama così l’iniziativa promossa dall’Unicef, alla quale ha aderito anche la città del tombolo. Grazie ad un contributo, si può adottare una Pigotta, la bambola di pezza dell’Unicef, col contributo che servirà per vaccinare e salvare bambini bisognosi.

 

Il sindaco Luigi Massa nel ribadire l’impegno dell’Unicef ha sottolineato che venerdì incontrerà i genitori e i nuovi nati a cui sarà fatto dono della Pigotta.

 

«Un’iniziativa che abbiamo raccolto con entusiasmo e che intendiamo replicare anche per il 2025 – commenta -. I nati ad Offida nel 2024 sono 29, il sindaco ha sottolineato anche il preoccupanti fenomeno della denatalità. L’adesione al progetto Unicef, si inserisce perfettamente nell’ambito degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030, in particolare nei primi quattro punti: sconfiggere la povertà, la fame, garantire salute e benessere, offrire un’educazione di qualità. Il Comune di Offida celebra la Giornata nazionale della Gentilezza ai Nuovi Nati con un gesto di grande valore sociale e solidale: la donazione di una Pigotta a tutti i bambini nati nel 2024».

La Pigotta, una bambola di pezza realizzata a mano con materiali di recupero da volontari e artigiani locali, è il simbolo di un impegno collettivo per garantire un futuro migliore ai bambini in difficoltà. Tra le bambole anche una che indossava l’abito del Carnevale offidano, lu Guazzarò. Ogni Pigotta adottata consente all’Unicef di fornire un kit salvavita a un bambino che vive in condizioni di emergenza di malnutrizione a causa di guerre, catastrofi ambientali o siccità.

 

«La cerimonia di consegna si terrà il 21 marzo in sala consiliare alle 18 – commenta l’assessore Isabella Bosano -. Durante l’evento, verrà rilasciato un attestato ai nuovi nati, come segno di accoglienza nella comunità e nel frattempo portiamo avanti un messaggio educativo e di sensibilizzazione ai valori della solidarietà globale».

 

L’iniziativa è resa possibile grazie alla collaborazione con la Rete di volontari Unicef, tra cui Loredana Antonacci e Bianca Procaccini, che hanno promosso il progetto a livello locale. Silvana Guardiani, presidente dell’associazione promotrice, sottolinea l’importanza del messaggio: «La Pigotta è il simbolo della campagna Unicef: un gesto di gentilezza che si trasforma in aiuto concreto per i bambini più vulnerabili del mondo».

 

Anche le Pigottare, tra cui Maria Assunta Coccia e Teresa Maria Illuminati, hanno un ruolo fondamentale. Attraverso la loro creatività e il loro impegno, danno vita a queste bambole uniche, creando un legame tra chi le realizza, chi le riceve e chi ne beneficia. «Realizzare una Pigotta – affermano – è un atto d’amore: rende felici sia chi la crea che chi la riceve».


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