L’antenna della discordia divide Monteprandone: Censori accusa, Loggi risponde

UNA NUOVA STRUTTURA ILIAD e la polemica innescata dalla consigliera di opposizione, il sindaco in carica: «La legge non consente ai Comuni di opporsi»
...

Sergio Loggi e Martina Censori

 

di Pier Paolo Flammini

 

Una antenna per la telefonia che genera conflitto nella politica di Monteprandone. Da una parte la consigliera di opposizione Martina Censori, dall’altra il sindaco Sergio Loggi.

 

«Mentre i giorni per presentare un eventuale ricorso stanno per scadere, a Monteprandone il Sindaco Sergio Loggi continua a evitare il confronto pubblico sull’installazione dell’antenna Iliad in via Beato Venanzio da Fabriano. Una struttura alta quanto un palazzo di undici piani, che potrebbe sorgere a pochi metri da abitazioni e parchi pubblici, nel totale silenzio dell’Amministrazione – scrive Censori –  Dopo le nostre denunce pubbliche, il Sindaco ha scelto di non convocare un’assemblea aperta alla cittadinanza – come sarebbe stato doveroso – ma di incontrare singolarmente alcuni residenti. Una strategia che non solo è una grave mancanza di trasparenza, ma impedisce il confronto democratico e la condivisione delle informazioni. Perché non è stato convocato il consiglio comunale nella sua interezza? Perché la questione non è mai stata portata in commissione? Cosa è stato detto in quegli incontri riservati che tutti i cittadini non devono sapere?»

 

«A Monteprandone, invece, si preferisce agire in silenzio, facendo passare i giorni e lasciando che il tempo giochi a favore degli interessi di pochi, anziché dell’interesse collettivo – continua – È difficile non vedere in questa strategia la paura politica di chi ha già in mente un terzo mandato e non vuole affrontare il malcontento popolare. Nel frattempo, fonti ufficiali confermano che altre antenne verranno installate anche nella zona di San Donato. Anche in questo caso, nel silenzio più totale. Nessun confronto, nessuna comunicazione. Solo decisioni prese nelle stanze chiuse del potere».

 

Risponde il sindaco Sergio Loggi: «Ho incontrato i cittadini in Comune, e ho inviato delle lettere nei condomini. La Deliberazione che in passato vietava la sperimentazione del 5G sul territorio comunale fu adottata nel 2019 in linea con altre deliberazioni comunali, successivamente tutte annullate dalla giurisprudenza amministrativa per “incompetenza”. La normativa italiana vieta, infatti, ai Comuni di impedire l’installazione di impianti telefonici, stabilendo che sono i gestori a determinare le aree per garantire la copertura. Pertanto, affermare che si possano imporre aree ritenute più idonee è del tutto inesatto e fuorviante, essendo i gestori stessi i soggetti preposti ad individuare le modalità per la migliore copertura del territorio. La normativa europea e italiana intende garantire agli operatori la massima copertura delle reti per la telefonia mobile su tutto il territorio nazionale impedendo, di fatto, agli Enti locali di operare scelte sul piano regolamentare e privandoli di ogni discrezionalità».

 

«Tornando alla vicenda attuale – continua il primo cittadino – ricordo che l’istanza per l’installazione della Stazione Radio Base è stata pubblicata per 30 giorni sull’albo pretorio, come previsto dalla prassi amministrativa, garantendo in tal modo che i cittadini fossero ufficialmente informati sull’intervento. È importante inoltre sottolineare che, in assenza di un provvedimento autorizzativo, non è possibile procedere con un’impugnativa al TAR, come erroneamente suggerito dalla Consigliera. Ribadisco che la normativa impedisce ogni forma di discrezionalità da parte dei Comuni riguardo alla localizzazione degli impianti».

 

«Per fare ulteriore chiarezza, rammento che, quando la Consigliera Censori ricopriva un ruolo di responsabilità come capogruppo consiliare di maggioranza, non sollevò alcuna obiezione riguardo all’installazione dell’impianto di un’altra antenna nel maggio 2020, né si interrogò sull’iter da seguire per garantire la trasparenza del processo decisionale del quale anche lei era parte. Oggi, però, sembra aver ritrovato la verve e accusa la nostra amministrazione di non essere stata trasparente» conclude Loggi.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X