«La produzione dolciaria e della pasticceria artigianale si conferma protagonista dei consumi pasquali di qualità, anche grazie all’offerta dei prodotti della tradizione e alla biodiversità del settore agroalimentare italiano. Nonostante un contesto economico incerto e il rialzo dei costi di alcune materie prime, si guarda alla domanda interna confidando che i consumatori non rinunceranno ai dolci artigianali per le feste. Del resto, la vocazione artigiana del comparto rappresenta un elemento di valore aggiunto, e tale approccio viene confermato dai numeri, che vedono in Italia oltre 37mila imprese artigiane del mondo dolciario e pasticcerie, che rappresentano il 70,3% delle imprese totali del settore». E’ quanto emerge dai dati in mano a Confartigianato Macerata-Ascoli-Fermo.
«Andando sulla composizione provinciale, vediamo a Macerata 224 imprese artigiane nel settore dolciario e pasticcerie (il 78% delle 287 imprese totali della categoria) che sono il 2,5% del totale delle imprese artigiane; ad Ascoli Piceno 157 imprese artigiane nel settore (il 76,6% delle 205 imprese totali della categoria) che sono il 3,2% del totale delle imprese artigiane; a Fermo 112 imprese artigiane del settore (il 74,7% delle 150 imprese totali della categoria) che sono il 2% del totale delle imprese artigiane. Nelle Marche sono 963 le imprese artigiane del settore dolciario e pasticcerie, il 76,7% del totale del comparto» aggiungono dall’associazione di categoria.
Lucia Biagioli, responsabile Panificatori di Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo, evidenzia come il settore stia vivendo un periodo di forte stress, anche se «nel primo bimestre del 2025 il valore delle vendite al dettaglio di beni alimentari è salito in Italia dell’1% su base annua. Nella produzione dei dolci di pasticceria si registrano però tensioni sui prezzi delle materie prime, in particolare per burro (+19,2%) e cacao (in polvere +15,4% e cioccolato +9,7%), che per forza rimbalzano sui prezzi alla produzione. A creare ulteriore incertezza è il rincaro del costo dell’energia, così come le complesse questioni occupazionali».
Nelle Marche, infatti, nel 2024 il 54,7% delle entrate previste di pasticceri e panettieri artigianali è risultato difficile da reperire. Nonostante tutto, la Pasqua sarà una grande occasione per mettere in tavola i prodotti della tradizione, considerando che nelle Marche sono registrati 157 prodotti agroalimentari tradizionali, di cui ben 46 nella categoria Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria. «Siamo quindi una regione privilegiata – conclude Biagioli -, perché il consumatore può godere di un’ampia varietà di prodotti di grande qualità. Quindi, queste feste i nostri momenti conviviali con prodotti d’eccellenza, acquistati nei nostri laboratori artigianali».
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