Anche quest’anno, la sera del Venerdì Santo, il borgo di Monteprandone si trasformerà in un luogo di profondo raccoglimento spirituale con la storica Processione del Cristo Morto, una delle manifestazioni religiose più antiche e sentite del territorio.
Nata nella seconda metà dell’Ottocento, la processione affonda però le sue radici nel XVI secolo e ancora oggi coinvolge oltre 300 partecipanti, tra confratelli, figuranti, portatori, musicisti, volontari e bambini della parrocchia. Il corteo si snoda tra le vie illuminate solo da fiaccole, offrendo ai fedeli un’esperienza suggestiva di preghiera e memoria collettiva.
Al centro del rito, la preziosa bara artistica del Cristo Morto, realizzata dallo scultore Emidio Paci e dall’ebanista Sante Morelli, capolavoro di arte sacra completato nel 1859, simbolo di devozione popolare e identità comunitaria.
La manifestazione è organizzata dalla parrocchia San Nicolò di Bari, guidata da Don Vincent Ifeme, insieme alla Confraternita della Pietà e della Morte, con il priore Maurizio Caponi, e con il coinvolgimento delle confraternite del territorio.
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