Bagnini di Salvataggio
di Pier Paolo Flammini
Pericolo scampato: è un po’ il caso di dire proprio così in merito alla lunga querelle che riguarda il servizio di salvataggio a mare che ha avuto proprio in San Benedetto il suo epicentro nazionale nel settembre di due anni fa (clicca qui): era il 2023 e l’attuale comandante della Capitaneria di Porto Alessandra Di Maglio chiese la presenza del bagnino di salvataggio pena la rimozione delle attrezzature da spiaggia.
La questione però non restò limitata a San Benedetto ma si estese alle altre città marchigiane ma anche italiane, con problemi per le imposizioni arrivate a stagione in corso e la difficoltà di trovare bagnini una volta ricominciate le scuole. La situazione di incertezza si è protratta per tutto l’inverno ma proprio ora, a ridosso della stagione, intervendo in Parlamento il ministro per le Infrastrutture Matteo Salvini ha comunicato che è in arrivo una ordinanza univoca per tutta l’Italia, con obbligo della presenza del bagnino di salvataggio dal 17 maggio al 21 settembre. Prima, e dopo, nel caso lo stabilimento balneare sia aperto, deve essere mostrato, come sempre accaduto in passato d’altronde, il cartello che specifica che lo stabilimento è aperto solo per elioterapia senza assistenza bagnanti.
Gianluigi Marinangeli, direttore della Società nazionale i Salvamento per il comparto di San Benedetto, spiega: «Una decisione che mette ordine dopo anni di incertezza. Avendo questa data, prevediamo di non avere problemi per il reperimento dei bagnini perché la distanza da garantire per il mese di maggio dovrebbe essere doppia o tripla rispetto a quella dell’alta stagione, e quindi, con i bagnini più esperti, dovremmo riuscire a coprire tutto il litorale».
Ora, dopo la lettera di Salvini, si attende la decisione dell’Ammiraglio di Ancona, e poi, a scendere, la ricezione da parte delle varie Capitanerie di Porto: «Probabilmente da Ancona, per il mese di maggio, oltre a una copertura maggiore in termini di metri si ridurrà anche l’orario, ad esempio ripristinando la pausa pranzo, considerando il minore afflusso».
La novità in realtà è che indicando nel 17 maggio l’avvio del servizio collegato con l’apertura della stagione balneare, gli stabilimenti balneari saranno comunque obbligati a pagare il servizio: «Uno stabilimento, anche nel caso non metta in posa gli ombrelloni e i lettini e resti chiuso nel mese di maggio, è chiamato a contribuire al pagamento del servizio dal 17 maggio».
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