Poste Italiane condannate a rimborsare due risparmiatori: confermata la sentenza dal tribunale di Ascoli

Il tribunale di Ascoli ha confermato la decisione del Giudice di Pace, Raffaella Gentili, respingendo il ricorso presentato da Poste Italiane. L’azienda era stata precedentemente condannata a restituire a due cittadini l’importo riportato su due buoni fruttiferi postali, comprensivo degli interessi legali maturati dalla data di scadenza al momento del rimborso effettivo.

I due risparmiatori, assistiti dall’avvocato Ivo Iachini, avevano avviato un’azione legale per ottenere il rimborso di due buoni fruttiferi da 1.000 euro ciascuno, sottoscritti il 28 ottobre 2007 presso l’ufficio postale di Colli del Tronto. Secondo quanto emerso in giudizio, i titoli erano privi di indicazioni relative alla durata dell’investimento, e al momento dell’acquisto non era stato fornito alcun documento informativo che chiarisse la scadenza o le condizioni economiche dei buoni.

I ricorrenti hanno sottolineato che la semplice dicitura “serie: 18z”, presente sul retro dei buoni, non era sufficiente a comprendere le caratteristiche dell’investimento e che, secondo la normativa, avrebbe dovuto essere loro consegnato un foglio informativo dettagliato.

Il Giudice di Pace, accogliendo le tesi dei ricorrenti, si è rifatto a un precedente orientamento espresso dal Tribunale di Termini Imerese nel 2020, secondo cui la prescrizione per la richiesta di rimborso inizia a decorrere solo dal momento in cui il risparmiatore è effettivamente messo nelle condizioni di esercitare tale diritto. Di conseguenza, la prescrizione non può ritenersi maturata.

Con il pronunciamento del tribunale di Ascoli, la decisione di primo grado della Giudice di Pace Gentili è stata confermata, rappresentando un nuovo importante precedente in favore dei risparmiatori.