di Luca Capponi
(foto di Andrea Vagnoni)
Chi l’avrebbe mai detto. Modugno, il sopraffino critico d’arte e il vulcanico musicista. La canzone è una delle più belle del mito di Polignano a Mare, “Ciao, ciao bambina! (Piove)”, ma a cantarla c”è una coppia sui generis: Vittorio Sgarbi e Morgan. E’ successo anche questo durante la prima giornata de “La Milanesiana”, il rodato festival ideato nel 2000 da Elisabetta Sgarbi che da un anno, oltre alla messe di eventi milanesi, fa tappa anche nelle Marche colpite dal sisma. Per manifestare vicinanza e solidarietà a una terra cui gli stessi Sgarbi hanno più volte ribadito di essere molto legati.
Quindi, dopo l’avvento in quel di Camerino dello scorso anno, nella serata di domenica 15 luglio è toccato al Teatro Filarmonici sancire questa bella e interessante sinergia che si basa su letteratura, filosofia, musica, teatro, arte, cinema e scienza. Un nutrirsi vicendevole che, tra l’altro, ha di fatto sancito il “gemellaggio” con il festival “L’Altra Italia“, quest’ultima creatura tutta ascolana la cui volata viene tirata proprio da “La Milanesiana”.
Un debutto molto interessante, si diceva, che anzitutto ha portato un pubblico attento e composto a riempire il Filarmonici. E che poi ha snocciolato, in sequenza, i saluti di Elisabetta Sgarbi e del sindaco Guido Castelli, entrambi orgogliosi e soddisfatti dell’avvenuto connubio, e del notaio Francesca Filauri, tra principali sostenitori dell’arrivo ad Ascoli della rassegna.
Poi, a scendere in campo sono stati i pezzi da novanta, per parlare e riflettere sul delicato tema “Dio, tra arte e scienza”. Un percorso suggestivo, incredibile e magnetico condotto con classe prima dal filosofo Giulio Giorello poi da Vittorio Sgarbi. Chiaro e puntuale il primo, che ha proposto capolavori immortali di Mantegna, Bellini, Michelangelo, Masaccio; ispiratissimo il secondo, lontano anni luce dal cliché televisivo tutto fervore ma a tratti quasi pacato, poetico e corrosivo nel parlare di vita, morte, religione, spiritualità ma soprattutto arte: «Il vero miracolo, ciò che aggiunge bellezza al bello». Applausi a scena aperta e trampolino lanciato per la performance live di Marco Morgan Castoldi, sospeso da sempre tra filosofia, musica classica («Secondo me Bach è Dio», dice dopo avere letto alcune delle “Regole di vita musicale” di Schumann), canzoni d’autore e Bluvertigo, miscelando il tutto seduto al pianoforte, da dove ha riarrangiato, ad esempio, pezzi come “Altre forme di vita”, “Un chimico” di De Andrè o la stessa Ave Maria del compositore tedesco.
“La Milanesiana” chiude la sua due giorni lunedì 16 luglio con la mostra “Luigi Serafini. Le storie naturali”, che sarà al Forte Malatesta fino al 30 settembre con le sette grandi tavole dedicate alle “Storie Naturali” di Renard, con cui, tra le altre cose, l’artista romano racconta il suo legame personale e artistico con le Marche. E con “Ti ha ucciso la Sicilia per conto dell’Italia. A 50 anni dal ‘68, il terremoto del Belice” di Pietrangelo Buttafuoco con i musicisti Mario Incudine, Kaballà e Antonio Vasta, cui segue il concerto “Labirynth” con Paola Prestini e Jeffrey Zeigler (ore 21 al Filarmonici).
Da martedì 17, poi, ecco “L’Altra Italia. Quale Italia? Dal ‘68 al 2018. Come (non) siamo cambiati”. Apertura con un “aperitivo filosofico” a cura di Filofest, alle 18,30 in piazza Ventidio Basso, che consta di una chiacchierata guidata dal consulente filosofico Andrea Ferroni. L’appuntamento clou è però quello serale con “A tu per tu ”, nella medesima location. Sul palco saliranno il vescovo di Ascoli, monsignor Giovanni D’Ercole, il giornalista e scrittore Camillo Langone, l’analista politico Pierpaolo Saleri e il giornalista Vincenzo Varagona, nelle vesti di moderatore.
Mercoledì 18 luglio la manifestazione prosegue con “L’Altra Italia Young” alla chiesa Sant’Andrea (ore 17), dove ci sarà un laboratorio per i più piccoli dal titolo “ Quale pietra?”, incentrato sul travertino che caratterizza l’architettura ascolana. Sempre nella chiesa di Sant’Andrea, ma alle 18,30, ecco “L’Altra Ascoli”, incontri e visite guidate a cura dei Musei Civici. Tema: “Quale Romanico? ”, a cura di Stefano Papetti e Andrea Viozzi. Chiude la giornata l’incontro fra lo storico Franco Cardini e il sindaco Guido Castelli in piazza Ventidio Basso (ore 21,30).
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