«Lo sforzo che fa oggi un piccolo comune per organizzare eventi è davvero enorme. E’ un lavoro che ogni amministratore fa barcamenandosi tra capitoli di spesa, ricerca di sponsor, piani di sicurezza e sempre mettendo in campo nuove progettualità. Dietro agli eventi, perlopiù gratuiti, che propone un piccolo Comune, c’è davvero un lavoro enorme per fronteggiare tutte le spese. Tra queste rientra anche l’onere della Siae». Sono parole di Valerio Lucciarini, sindaco di Offida, nella sua veste di presidente di Legautonomie Marche.
E aggiunge: «In questi ultimi anni almeno la procedura è stata semplificata, diventando online e grazie all’accordo tra Siae e Anci del 2016. La percentuale della Siae sull’incasso si è ridotta così come quella dei compensi fissi per le manifestazioni gratuite. Ma questo non basta per i Comuni al di sotto dei 5.000 abitanti, la cui sopravvivenza si basa proprio sulla dinamicità culturale e turistica. Non serve che ricordi il destino di tanti piccoli Comuni italiani, ormai abbandonati dagli stessi cittadini perché non hanno più nulla da offrire, salvo il legame affettivo. In un momento di decrescita demografica e di spopolamento dei piccoli borghi, penso che il Governo non possa lasciare il compito di rendere vitale una comunità sempre e solo sulle spalle dei sindaci, anche se questi, spesso, dimostrano grandi capacità nel mettere in campo sempre nuove misure e progettualità. Inoltre – conclude Lucciarini – l’esonero dalla Siae per le piccole realtà permetterebbe senz’altro la realizzazione di eventi più sostenibili per gli enti comunali».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati