Aveva iniziato a minacciare il datore di lavoro con toni sempre più pesanti affinché assumesse anche la moglie. E’ accaduto a Castignano, dove un giovane albanese, impiegato da un mese quale bracciante agricolo stagionale impegnato nella trebbiatura del grano, è stato deferito a piede libero dopo l’indagine condotta dai Carabinieri, che sono arrivati a contestargli il reato di estorsione.
Esasperanti e pressanti le modalità del ragazzo nei confronti del titolare, un castignanese, il quale secondo le ricostruzioni ha sempre trattato con rispetto ed educazione il bracciante. Questi però, evidentemente, riteneva che l’assunzione della moglie fosse un atto dovuto, senza una ragione precisa, forse proprio a causa dei modi gentili del datore di lavoro.
Da qui la reazione violenta e minacciosa, avallata da un gran numero di messaggi telefonici e dalle telefonate registrate da parte della vittima, che hanno consentito all’autorità giudiziaria di acclarare le responsabilità dell’albanese.
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