L’Ata Rifiuti di Ascoli Piceno ha avviato martedì pomeriggio, con l’incontro tenutosi nella Sala del Consiglio Provinciale, la procedura di VAS (Valutazione Ambientale Strategica) per il Piano d’Ambito. Si è trattato di un incontro molto importante e partecipato: da evidenziare infatti che, in questa fase preliminare, il presidente dell’Ata Paolo D’Erasmo ha voluto convocare non solo gli “SCA”, cioè i soggetti Competenti in materia Ambientale indicati dalla normativa nazionale e regionale e rappresentati dai 33 sindaci dei Comuni e da una serie di Enti ed autorità preposte, ma ha allargato la consultazione anche alle associazioni ambientaliste, ai comitati di tutela del territorio e ai sindacati. «L’obiettivo di questa fase così delicata e significativa – ha sottolineato nell’intervento introduttivo il presidente D’Erasmo – è quello di coinvolgere tutti gli attori dello sviluppo locale e raccogliere da parte loro contributi, proposte, idee e suggerimenti nel corso del processo di elaborazione della VAS del Piano d’Ambito vero e proprio, destinato a pianificare per i prossimi 15 anni il sistema di gestione dei rifiuti. La Regione – ha proseguito il Presidente D’Erasmo – ha avviato un tavolo tecnico con le Province di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno per definire possibili sinergie con le tre Ata volte a costruire un percorso condiviso di integrazione tra i Piani d’Ambito delle tre province denominate Marche Sud».
«La Provincia di Ascoli Piceno è quella più avanzata nel processo di pianificazione – ha ricordato il direttore dell’Ata di Ascoli Piceno Claudio Carducci nell’illustrare il documento di Scoping della VAS – la raccolta differenziata sta crescendo in maniera significativa e l’obiettivo che ci si pone in un triennio è quello di arrivare alla quota dell’85%. Un traguardo possibile con l’impegno straordinario di tutti i sindaci e cittadini. Con questa procedura di VAS – ha concluso il direttore – abbiamo avviato ad un percorso sicuramente complesso dal punto di vista tecnico ma che viene attivato nella massima trasparenza e partecipazione come è stato fatto per il documento preliminare del Piano d’Ambito».
L’interessante dibattito che ne è seguito è stato partecipato e costruttivo condividendo l’impegno forte, sia da parte pubblica che dalle associazioni ambientaliste e forze sindacali, di incrementare la raccolta differenziata elemento indispensabile di sostenibilità ambientale ed economica per la pianificazione a lungo termine.
Tutti i soggetti partecipanti all’incontro si sono impegnati a produrre i loro contributi in forma scritta al più presto al fine di poter programmare, a settembre, un ulteriore incontro per la valutazione dei successivi approfondimenti di natura ambientale e tecnica.
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