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Sigilli della Questura a un bar
e una sala giochi di Porto d’Ascoli

SAN BENEDETTO - Il Bar Spurio era stato teatro di un paio di risse (aprile e giugno) e la sala giochi "Vtl Admiral Club" per il mancato rispetto degli orari di funzionamento degli apparecchi di intrattenimento e svago. Nel bar sono stati identificate persone con precedenti penali e di polizia per gravi reati. Per entrambe le licenze uno stop di cinque giorni. Giro di vite del Commissariato e, poi, del questore De Angelis
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Il questore di Ascoli, Luigi De Angelis, ha emesso due provvedimenti con i quali ha sospeso per un periodo di cinque giorni la licenza di due attività commerciali di Porto d’Ascoli: il Bar Spurio in via Mare e la sala giochi Vlt Admiral Club in via della Liberazione. I motivi di questi provvedimenti vanno ricercati, nel caso del bar, perchè verso una sera di metà giugno nel bar una persona ubriaca stava molestando i presenti, per vecchi rancori personali, fino all’arrivo dei poliziotti del Commissariato di San Benedetto che, sedata la rissa, identificarono tra i presenti nel bar alcune persone già gravate da precedenti penali e di polizia.

Il Commissariato di Polizia di San Benedetto (Foto Cicchini)

La questione non finì lì, perchè a distanza di una ventina di giorni, la Polizia effettuò un controllo nello stesso Bar Spurio accertando che l’addetta alla mescita, incurante della presenza degli agenti, continuava a somministrare bevande alcoliche a una persona in evidente stato di ubriachezza. Nello stesso contesto i poliziotti identificarono alcune persone con precedenti penali e di polizia per gravi reati. A tutto questo va sommato un ulteriore episodio di violenza, sempre all’interno dello stessa attività, avvenuto nel mese di aprile quando, nel corso di una colluttazione, una persona aveva riportato lesioni giudicate guaribili al Pronto Soccorso dell’ospedale di San Benedetto in 25 giorni.

Nel caso della licenza sospesa alla sala giochi “Vtl Admiral Club”, invece, il provvedimento è stato adottato dal questore di Ascoli sulla scorta di alcune violazioni amministrative accertate e contestate sia dal Commissariato di Polizia che dal comando della Polizia Municipale di San Benedetto, in merito a un’ordinanza del sindaco di San Benedetto dell’agosto 2015, per il mancato rispetto degli orari di funzionamento degli apparecchi di intrattenimento e svago, fissati dalle ore 13 all’1 del giorno successivo.

 

  

 


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