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Ospedale unico, centro destra scatenato:
la Lega porta il caso in Parlamento

ASCOLI - L'iniziativa è della deputata Giorgia Latini e del senatore Paolo Arrigoni, mentre è partita la raccolta di firme di Fratelli d'Italia che annuncia per martedì un nuovo sit in
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Ospedale unico, clima sempre più bollente e centro destra scatenato contro il nuovo plesso a Pagliare. Mentre il sindaco Guido Castelli annuncia per martedì una conferenza stampa davanti all’ospedale Mazzoni, la Lega Nord ha deciso di portare il caso in Parlamento, con una doppia interrogazione alla Camera e al Senato.

Giorgia Latini e Paolo Arrigoni

«Abbiamo chiesto che il Ministero della Salute si esprima sulla scellerata scelta della Regione di costruire l’ospedale unico di vallata – dice l’onorevole Giorgia Latini – non è accettabile che gli ospedali di Ascoli e San Benedetto e le loro eccellenze professionali siano sacrificati in nome di logiche che impoveriscono un territorio già al limite della resistenza»
L’onorevole Giorgia Latini annuncia di aver presentato oggi un’interrogazione alla Camera in cui chiede conto dell’operato della Regione e che venga riaperta la discussione sul Decreto Balduzzi.
Analogo atto è stato presentato in Senato dal senatore Paolo Arrigoni. «Nel Piceno serve investire, non dismettere – conferma Arrigoni – in questa fase storica aggiungere alle difficoltà economiche quelle legate alla tutela della salute è francamente aberrante e faremo tutto il possibile perché non accada». Mobilitato anche il presidente del Consiglio comunale Marco Fioravanti di Fratelli d’Italia che ha iniziato la raccolta firme davanti al Mazzoni. «Il Pd – dice Fioravanti – con questa scelta sciagurata vuole privare Ascoli del suo ospedale, scippando i cittadini di un servizio essenziale? Ceriscioli e la vice presidente ascolana Casini vogliono impoverire il quartiere di Monticelli mandando il personale del Mazzoni a lavorare fuori dalla città e dal quartiere stesso, penalizzando così tutte le attività e i servizi che ci sono in questo momento proprio grazie al Mazzoni, la più grande azienda della città?  Bene, gli ascolani, ma anche la gente di montagna, hanno capito chi davvero vuole il bene comune e questa mattina lo abbiamo registrato personalmente: al gazebo dinanzi l’ospedale Mazzoni tantissime persone sono venute a firmare contro questa decisione assurda e si sono dette pronte a alla protesta. Continueremo ad essere presenti davanti all’ospedale Mazzoni per difendere diritti e dignità, per proteggere la città di Ascoli dalle ingiustizie che ci vengono scaricate addosso da Ancona. Stiamo e staremo qui fermi nell’intento di tutelare la salute e la vita. Staremo alle costole della Regione – continua – domani protesteremo davanti all’aula magna del Mazzoni, dove il Presidente Luca Ceriscioli incontrerà i primari, per far capire che il Piceno è stufo dei soprusi di una Regione che con i soldi guadagnati grazie alla sanità del Piceno e alla sua qualità, creata da tanti professionisti e dal personale paramedico di casa, arricchisce solo il nord delle Marche. Non facciamoci calpestare ancora una volta: è l’ora del coraggio! Faccio un appello agli ascolani, a tutti gli abitanti del Piceno, alla quelli che abitano una montagna dimenticata: tutti insieme e con una sola grande voce diciamo basta a chi vuole toglierci anche il servizio essenziale per la nostra salute»


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