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“E uscimmo a riveder le stelle”:
tutti con il naso all’insù
alla chiesa di Polverina

COMUNANZA - L'evento in programma per il 10 agosto nella frazione ormai disabitata a causa dei danni del sisma, dalle 19,30 fino a tarda notte. Si inizierà con una degustazione gratuita di prodotti tipici locali, su una tavolata allestita ed imbandita dai soci dell’Archeoclub ma sulla quale, ormai per consolidata tradizione, finiranno anche specialità ed assaggi portati dai visitatori per condividerli con la comitiva.
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La chiesa di Polverina come era prima del sisma

di Maria Nerina Galiè

Lungi dal dire che la chiassosa riviera o le caotiche città turistiche siano simili all’inferno dantesco in questo periodo, ma intanto l’Archeoclub di Comunanza offre una suggestiva alternativa per ammirare le scie luminose di polvere e roccia che riempiono il cielo la notte di San Lorenzo.

«E quindi uscimmo a riveder le stelle», è l’evento in programma per il 10 agosto a Polverina, frazione di Comunanza ormai disabitata a causa dei danni del sisma, dalle 19,30 fino a tarda notte. Si inizierà con una degustazione gratuita di prodotti tipici locali, su una tavolata allestita ed imbandita dai soci dell’Archeoclub ma sulla quale, ormai per consolidata tradizione, finiranno anche specialità ed assaggi portati dai visitatori per condividerli con la comitiva.

L’astrofilo Eugenio Germani

Seguiranno alcuni minuti di letture di poesie per lasciare poi la scena all’astrofilo Eugenio Germani, quest’anno affiancato da don Saverio Emiliozzi, per le spiegazioni e l’osservazione al telescopio dei pianeti e degli altri corpi celesti.
Giunta alla diciassettesima edizione, la manifestazione fino a due anni fa aveva luogo all’interno della chiesa di Santa Maria Assunta, adesso un cumulo di macerie, e nell’area antistante. «Il terremoto non ci ha fermati – ha detto però Stefania Cespi, presidente dell’associazione culturale comunanzese – anzi, ci ha dato un motivo in più per riportare qui le persone, anche se solo per una sera». Due quest’anno. Erano più di 100 le persone, e di tutte le età, che lo scorso 27 luglio hanno risposto all’invito dello stesso Archeoclub e si sono radunate nel caratteristico borghetto per ammirare l’eclissi lunare.

La chiesa dopo il sisma

«Come a luglio ed allo scorso anno – ha continuato la presidente – ci accamperemo accanto ai ruderi perché il sisma nulla ha tolto allo spettacolare panorama». Da un parte i monti Sibillini e dall’altra, in lontananza, le luci di Ascoli Piceno a fare da cornice ad un pianoro posto a 850 metri di altitudine e privo di inquinamento luminoso. Il luogo ideale per vedere i bagliori delle Perseidi abbattersi contro l’orizzonte e dove l’attesa quasi mai viene delusa.
Giovedì 8 agosto alle 21, infine, concerto del fisarmonicista Stefano Sponta


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