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Sagra della frutta, successo
nel segno della tradizione
e di un indelebile amarcord (Foto)

MONTEFIORE DELL'ASO - L'edizione 2018 va in archivio con un bilancio super ma anche con un anedotto commovente: la storia di Alberto e della coppa che nel 1961 venne assegnata al nonno Michele il quale nel 1961 venne premiato come migliore agricoltore di frutta
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Grande soddisfazione della Pro Loco di Montefiore dell’Aso per la riuscita dell’edizione 2018 della “Sagra della Frutta” organizzata in collaborazione con Amministrazione Comunale, sezione Avis di Montefiore, Croce Verde Montefiore, Associazione Maialata in Piazza e Cooperativa Idrea. Sagra che è stata anche presentazioni di libri, animazioni, degustazioni, mercatino. Molto apprezzate le nuove quattro aree: Locanda Flora, Arena Canta magna bbeva, Cantina de li Rliccati, Chiosco de li Clandestini. Il resto lo hanno fatto i piatti a base di frutta come gli strozzapreti con la pesca, lo spezzatino con le mele, il buffet di frutta fresca, i cocktail alla frutta, la macedonia con pimpinella e pinoli. Gradita in particolar modo la seconda serata con la “Fruit Disco Party”, discoteca sotto le stelle nata grazie alla collaborazione con Carnevalflower, Jonathan Disco Beach  e Wild Four Roses. Presa d’assalto l’Arena Canta, magna e bbeva con i “Capabrò”, i “Meganoidi” e “Riso Fa Buon Sangue Tour”. Un successo anche la nuova area bambini Primigi dove i bambini hanno giocato diventando protagonisti degli spettacoli.

Apprezzate anche le partnerships, sul fronte drink, con la Distilleria Varnelli e i cocktail a tema, la Cantina Centanni presso la Cantina de li Rliccati e il Birrificio San Biagio con degustazioni guidate. Una delle attrazioni più visitate è stata sicuramente la mostra “La frutta in Bianco & Nero”, esposizione fotografica delle sagre delle pesche (ora della frutta) dei primi anni Sessanta. Una storia che ha lasciato un segno forte nel cuore di curatori e visitatori.  La mostra, allestita in via Leopardi, ha suscitato la curiosità di turisti e montefiorani.

Come Alberto e la sua famiglia che, passeggiando e vedendo le belle tavole in bianco e nero, è catturato da alcune foto. Con il suo cellulare ne scatta una e la invia al cugino Enzo, che vive nell’altra parte del mondo, in cerca di conferme. La risposta non tarda ad arrivare. Su quelle foto è ritratto un signore che ritira un premio, una coppa assegnata ai migliori agricoltori distintisi nella coltivazione della frutta. Alberto freme: suo nonno gli lasciò una coppa… L’uomo premiato nelle foto, l’uomo che dispone le pesche sul banco è suo nonno Michele! E’ la storia di Michele e di Alberto Damiani, una delle tante che “la frutta in bianco e nero” è riuscita a cogliere e valorizzare. In memoria di Michele Damiani (1900-1985), agricoltore del secolo scorso che passò la sua vita coltivando la terra della vallata dell’Aso nel periodo in cui il territorio fu investito dalla grande trasformazione agricola, venne premiato nel 1961 come migliore agricoltore di frutta.

 


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