di Maria Nerina Galiè
Il week end appena trascorso e la mattinata di lunedì 27 agosto erano contrassegnati dal “bollino rosso” su strade e autostrade già all’inizio della stagione estiva. Dopo le vacanze trascorse nelle località turistiche di tutto il litorale adriatico, tantissimi automobilisti in viaggio prevalentemente verso nord devono adesso fare i conti con le conseguenze dell’incidente che dalla sera del 23 agosto ha messo fuori uso la galleria Castello di Grottammare e buona parte della corsia sud, nel tratto che collega le province di Ascoli e Fermo, della A14. La corsia direzione Taranto è stata riaperta soltanto dal tardo pomeriggio di domenica ed in maniera graduale. La Galleria teatro dell’incidente però è rimata interdetta per i lavori di ripristino che dureranno almeno tutta la settimana. E’ stato quindi necessario realizzare un bypass di un paio di chilometri utilizzando una delle due corsie della carreggiata nord.
E la strettoia sta creando non pochi problemi. In mattinata coda di ben 13 chilometri tra le uscite di Val Vibrata, l’ultima in territorio abruzzese, e Pedaso. Un situazione che è andata peggiorando in maniera repentina col passare delle ore. Domenica sera, dalle ore immediatamente successive alla riapertura della corsia sud e per tutta la notte, ci sono stati rallentamenti con code fino a 4-5 chilometri tra Grottammare e Pedaso in entrambe le direzioni. Via via il transito verso sud si è fatto più scorrevole, per il minor numero di mezzi interessati. Verso nord invece il transito su un unica corsia, seppure per un breve tratto, sta provocando un vero e proprio ingorgo con ripercussioni che si estendono fino al confine di regione. Il serpentone cresce a vista d’occhio.
Sempre numerose le pattuglie della Polizia Autostradale e della Polizia Stradale impegnate sia sulla A14 che sulla Statale Adriatica, in continua allerta anche le varie Polizie Municipali e tutte le altre forze dell’ordine. Prosegue la no stop anche per la macchina dei soccorsi.
AGGIORNAMENTO ORE 8,01 – Coda in direzione nord di 4 chilometri.
AGGIORNAMENTO ORE 9,09 – I chilometri da 4 sono diventati 8.
AGGIORNAMENTO ORE 10,32 – Netto peggioramento: i chilometri di coda sono saliti a 13.
AGGIORNAMENTO ORE 13,41 – Si continua a viaggiare con molta fatica verso nord. La coda di auto, furgoni, camion e Tir è di 15 chilometri, con uscita obbligatoria a Porto San Giorgio verso sud.
AGGIORNAMENTO OR 18,10 – Peggiora sempre di più la situazione nel tratto piceno dell’A14. Chiusa la corsia a sud addirittura ad Ancona. Sono 17 i chilometri tra Giulianova e Grottammare In tilt anche la Statale Adriatica e la sopraelevata di San Benedetto. Da Ancona tanti pendolari stanno tornando nel Piceno utilizzando strade interne alternative.
Sul caso della viabilità sbotta il capogruppo regionale del Pd, Fabio Urbinati, che accusa chi in passato ha boicottato la realizzazione della terza corsia fino al Piceno lasciando un tracciato ormai inadeguato ai volumi di traffico che non sono più quelli di 60 anni fa quando venne realizzata l’A14. «La chiusura di una galleria – dice Urbinati che è di San Benedetto – non può bloccare tutta la A14. Da giovedì scorso è in tilt la viabilità di tre province. Ritengo necessario riaprire subito la discussione sulla terza corsia fino a San Benedetto. Un’opportunità persa circa quindici anni fa. Non facciamo come per l’ospedale unico, dove anni e anni di chiacchiere hanno generano ritardi e il territorio ne ha risentito negativamente. Come per l’ospedale unico, mi impegnerò affinché riparta questo investimento per un tratto autostradale insicuro e con gallerie non più adatte a sostenere il flusso attuale. E basta a dire che siamo penalizzati rispetto alle Marche del nord. La colpa è di chi ha governato questo territorio e ancora oggi viene a darci lezioni e soluzioni!».
La riapertura della corsia sud della galleria Castello non avverrà sicuramente nell’immediato, vista la portata dei danni causata dall’incendio del camion con rimorchio avvenuto giovedì sera.
(servizio in aggiornamento)
Emergenza viabilità Domenica di code sull’Adriatica riaperti i caselli nel tardo pomeriggio
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