di Bruno Ferretti
Il momento dell’Ascoli è molto delicato. Basta guardare la classifica. E i tifosi si stringono ancora di più intorno alla squadra del cuore per sostenerla e aiutarla a recuperare il terreno perduto. Gli ultras aspettano il ritorno di Bellini dal Canada e chiedono un confronto con lui (possibilmente pubblico) per fare chiarezza sui tanti punti oscuri che si sono creati.
Ma non si perdono d’animo. Tutt’altro. Si stanno organizzando come sempre alla grande per seguire i bianconeri anche in occasione della prossima trasferta di Perugia che storicamente è quasi un derby. Il tam-tam degli ultras sta avendo i suoi effetti. Sembra infatti che in marcia verso il “Curi” si metteranno circa 700 persone. Considerando che si gioca di lunedì, si tratta di un mezzo record.
«Nei momenti di difficoltà la nostra forza è stata sempre la compattezza che ci ha spinto a fare cose incredibili. Ma soprattutto l’onestà nell’agire solo ed esclusivamente per il bene dell’Ascoli – dice Gianni Luzi del gruppo Ultras 1898 – questa situazione, difficile e inimmaginabile a circa 4 anni dal fallimento è figlia di tanti errori commessi da Bellini il quale ha permesso a tanta gente di fare i propri interessi sulle spalle dell’Ascoli…».
«La nostra colpa – prosegue Luzi – è stata quella di non aver agito prima… In tante situazioni abbiamo dormito, ci siamo fatti abbindolare. Chi poteva creare un problema al cerchio magico è diventato il nemico da infangare e da abbattere: giocatori, uomini dello staff, tifosi e soci. Ora, però, non possiamo prestarci più al gioco di questa gente… Noi chiediamo per l’ennesima volta a Bellini di tornare ad Ascoli e parlare con noi, anche pubblicamente. Può chiederci ciò che ritiene opportuno, non abbiamo nulla da nascondere. Noi lo abbiamo voluto presidente dell’Ascoli, noi lo abbiamo sostenuto, noi lo abbiamo difeso nonostante le sue dichiarazioni poco rispettose verso la gente, la sua gente…».
«Se vuole rimanere, rimane. Se vuole vendere la società, la venda. Senza ricatti e con rispetto, perchè non meritiamo tanta cattiveria. I tifosi fanno il loro dovere sugli spalti, per strada e difendono l‘onore di Ascoli e dell’Ascoli. Non sono stipendiati da nessuno…». La lunga nota si conclude con una frase che allo stadio speso diventa un coro: “La gente come noi non molla mai”.
Difficile ma non proibitiva la partita dell’Ascoli a Perugia. Il derby umbro-marchigiano è molto sentito dalle tifoserie e stavolta c’è di mezzo anche la classifica. Entrambe le squadre hanno bisogno di punti. Di più l’Ascoli, ultimo con 14, ma il Perugia a quota 19 non può stare tranquillo.
Entrambe sono reduci da pareggi. L’Ascoli con la Cremonese (0-0) ha interrotto la serie di quattro sconfitte consecutive e adesso cerca continuità. Il Perugia ha pareggiato il derby a Terni (1-1) con un rigore all’ultimo minuto trasformato da Di Carmine che, con 9 reti, è il capocannoniere della squadra, seguito dal coreano Han che di gol ne ha segnati 7.
I biglietti del settore ospiti per lo stadio “Curi” sono in vendita al prezzo di 14 euro nelle ricevitorie del circuito Listicket. Per acquistarli non è necessario avere la carta del tifoso, ma bisogna mostrare un documento in cui risulta la residenza dell’acquirente.
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