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Infrastrutture, il dossier di Celani:
«Piceno fanalino di coda,
è ora di far ripartire i cantieri»

ASCOLI - Le proposte del vice presidente del Consiglio regionale: «Riaprire subito il discorso della terza corsia autostradale visto che la situazione dell'A14 è insostenibile e ferma ai tempi di costruzione di 40-50 anni fa, poi puntare sulle "vallive" e le "intervallive" a partire da Mezzina e Pedemontana»
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di Renato Pierantozzi

Ultimi nelle Marche e sempre a “rischio isolamento” in caso di emergenza come nel caso dell’ultimo incendio scoppiato nella galleria “Castello” di Grottammare. E’ la situazione infrastrutturale del Sud delle Marche così come descritta, nero su bianco con dati, grafici e numeri impietosi, nel corposo dossier  presentato ad Ascoli dal vice presidente del Consiglio regionale, Piero Celani (Forza Italia) e redatto con l’ausilio della docente Maria Pia Spurio.

Maria Pia Spurio

«Le Marche nel complesso -dice Celani- stanno meglio solo del Sud e delle Isole nel panorama italiano con un indice pari a 85,4 rispetto ad esempio al nord ovest che sta 107,2 o lo stesso Centro Italia al 121,1. In questo scenario, in base ai dati del 2012, Ascoli e Fermo stanno ancora indietro (74,5) seguiti solo da Macerata (62,2) anche se c’è da dire che nel frattempo ha aperto la Quadrilatero». Che fare allora? «Riaprire subito il discorso della Terza Corsia autostradale visto che la situazione dell’A14 alla luce dell’incidente sotto la galleria è insostenibile e ferma ai tempi di costruzione di 40/50 anni fa -dice Celani- e poi puntare sulle “vallive” e le “intervallive” a partire dalla Mezzina e dalla Pedemontana.

Piero Celani

Nel 2012 da presidente della Provincia firmai un’intesa con tutti i presidenti delle province per la Mezzina dal Molise fino alle Marche ma non so che fine abbia fatto. La speranza è che l’Abruzzo si muova visto che ha realizzato il tratto fino a Sant’Onofrio e si agganci con la nostra Mezzina ad Ancarano. Anche la Valdaso è strategica per l’area di di Comunanza-Amandola insieme alla Pedemontana da Roccafluvione fino a Sarnano. Altrimenti alla luce del sisma queste zone rischiano di morire e spopolarsi visto anche il nuovo urbanesimo in corso verso la costa. Senza dimenticare che poi gli investimenti in infrastrutture generano un automatico aumento del Pil. Spero che le mie proposte siano recepite e che la Regione si faccia parte attiva nel confronto con l’Anas per far inserire queste opere nei prossimi piani di investimento». Celani annuncia anche una presenza “fissa” in città nell’ufficio della Regione di viale Indipendenza. Alla conferenza stampa sono intervenuti anche numerosi esponenti azzurri tra cui il capogruppo sambenedettese Valerio Pignotti, Claudia Regoli dei club azzurri, Alessio Pagliacci, coordinatore regionale dei giovani e Giuseppe Capretti dei seniores.

 


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