di Bruno Ferretti
Otto gol dall’Udinese non li prende neppure una squadra di Terza categoria. Davvero brutta, anzi mortificante, la sconfitta rimediata in Coppa Italia dal Perugia, prossimo avversario dell’Ascoli nel posticipo di lunedì prossimo. In Friuli è finita 8-3 e non è record assoluto di Coppa perché nel gennaio del 1927 la partita Alessandria-Bologna finì 17-2. Per l’Udinese è stato un tiro al bersaglio con Maxi Lopez autore di un poker (due gol su rigore).
La difesa del Perugia, senza Volta (mancherà anche contro l’Ascoli causa squalifica), è stata un colabrodo. «Non si possono fare certe figure, occorre rispettare la maglia. Sono qua da un mese ma evidentemente non sono ancora riuscito a far capire certe cose alla squadra» ha detto Breda, allenatore degli umbri al posto dell’esonerato Giunti.
Vero è che il Perugia non ha schierato la formazione migliore: in attacco Cerri e Mustacchio al posto dei titolari Di Carmine e Han, a centrocampo Emmanuello al posto di Brighi. Ma i problemi sono in difesa perché, a parte l’assenza di Volta, sono in dubbio Belmonte e Del Prete. Di questo l’Ascoli potrebbe e dovrebbe approfittare perché un colpaccio a Perugia lo rilancerebbe in classifica. Anche D’Urso, intanto, è rientrato in gruppo e sarà disponibile per il posticipo a Perugia.
Sul fronte del mercato, dopo la bocciatura del terzino sinistro Alhassan (come vice Mignanelli), spunta l’olandese Vlatko Lazic (28 anni) che gioca in Norvegia con l’Arendal Football. Lazic, cresciuto nelle giovanili dell’Ajax, è un terzino destro che può giocare anche a sinistra. A fine dicembre sarà svincolato e quindi non costa niente: solo il contratto fino al termine del campionato. Se ne potrà parlare sempre che Bellini non confermi quanto annunciato dal Canada qualche giorno fa: nessun rinforzo a gennaio.
PRIMAVERA – Seconda trasferta consecutiva per l’Ascoli, che dopo la vittoria a Terni (1-2), sabato 2 dicembre sarà di scena sul campo del Cagliari capolista con 24 punti, ben 7 di vantaggio sul Palermo secondo (17).
L’Ascoli è quarto con 14 punti insieme al Crotone. Sul fronte dei provvedimenti disciplinari l’allenatore bianconero Cetteo Di Mascio e il collega ternano Ferruccio Mariani se la sono cavata con un’ammonizione. Come si legge nella motivazione “al 32’ del secondo tempo, quando l’Ascoli ha realizzato il secondo e decisivo gol, i due tecnici sono usciti dalle rispettive aree tecniche dando vita ad un acceso diverbio”.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati