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Ascoli, grinta e pressing
premiati nel finale (1-0)
con un gran gol di Cavion
(Fotogallery)

SERIE B - Costretto anche dalle tre partite in una settimana, Vivarini rivoluziona la squadra con sei novità tra cui quella di Ngombo che fa il suo esordio in maglia bianconera. Il tecnico le prova tutte inserendo Beretta e poi Cavion, con l'avanzamento di Ninkovic. Le mosse si rivelano vincenti e il centrocampista segna il secondo gol decisivo (dopo l'1-0 col Carpi) dopo un palo di Ninkovic. Tripudio al "Del Duca"
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Il destro di Cavion che vale tre punti (Foto Edo)

di Andrea Ferretti

Terza vittoria in campionato, secondo consecutiva in casa e ancora una volta Cavion decisivo con un gol pesante da tre punti. Anzi, pesantissimo visto che di fronte al Picchio c’era il Verona di Grosso, una delle big della B, una squadra che non nasconde di voler tornare subito in A. Decisivi si sono rivelati i cambi di Vivarini. Il tecnico bianconero non attua il turnover ma un’autentica rivoluzione. Tra le novità c’è Ngombo, l’attaccante belga all’esordio assoluto in Italia. Grosso deve rinunciare invece allo squalificato Colombatto sostituito in regia da Dawidowicz. Il pressing chiesto da Vivarini è asfissiante e gli scaligeri soffrono e faticano a ripartire. A centrocampo Troiano fa da ingegnere e da muratore: impastisce le ripartenze e guida il pressing. La prima conclusione all’8’ non può non essere bianconera: il sinistro di Ninkovic è però innocuo. Grosso si sbraccia per fare uscire i suoi, ma quando il Verona ci riesce, sbatte sempre sul muro bianconero. Al 25’ Vrona in gol, ma Di Carmine è in netto fuorigioco e nemmeno protesta. La furia dell’Ascoli non si materializza negli ultimi sedici metri, poi lentamente si placa fino al riposo. A inizio ripresa due conclusioni di Frattesi e Rosseti, poi i cambi. L’Ascoli ha ancora benzina, il Verona non si scompone. Anzi, riparte bene sfruttando la velocità di Laribi e Ragusa. Vivarini richiama Rosseti e inserisce Cavion dietro le punte avanzando Ninkovic. Il Verona comincia a guadagnare metri e al 33’ il centro di Ragusa non trova nessuno davanti a Perucchini. Il brivido (sarebbe stata una beffa) si trasforma in gioia con il lampo decisivo. Ninkovic calcia dal limite: palo, palla sul destro di Cavion che di piattone fa secco Silvestri scatenando il tripudio.

ASCOLI (4-3-1-2): Perucchini; Kupisz, Brosco, Valentini, D’Elia; Addae, Troiano, Frattesi (36’st Laverone); Ninkovic; Ngombo (11’st Beretta), Rosseti (23’st Cavion). A disposizione: Lanni, Bacci, De Santis, Padella, Quaranta, Casarini, Parlati, Zebli, Ganz. Allenatore: Vivarini.

VERONA (4-3-3): Silvestri; Almici, Caracciolo, Marrone, Balkovec; Gustafson (18’st Zaccagni), Dawidowicz, Henderson; Ragusa (37’st Lee), Di Carmine, Laribi (29’st Matos). A disposizione: Ferrari, Tozzo, Eguelfi, Pazzini, Cissè, Calvano, Kumbulla, Tupta, Empereur. Allenatore: Grosso.

Arbitro: Serra di Torino (assistenti Dei Giudici e Sechi, quarto ufficiale Prontera).

Rete: 40’st Cavion.

Note: paganti 2.012 (di cui 180 provenienti da Verona) per un incasso di 18.187; abbonati 3.571, quota 23.971. Al 47’st allontanato l’allenatore Vivarini per proteste. Ammoniti: Ninkovic (A), Balkovec (V) e Cavion (A) per gioco falloso, Addae (A) per proteste. Angoli 6-4 per l’Ascoli. Recuperi: 2’pt; 6’st.

LA FOTOGALLERY DI EDO


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